I costi della "guerra globale al terrorismo", l'eredità dell'11 settembre

Una guerra che, secondo le stime della Brown University di Princeton è costata a Washington circa 5.800 miliardi di dollari.

Il Costs of war project infatti stima in almeno 801mila le vittime civili e militari dei conflitti in Afghanistan, Pakistan, Iraq, Siria, Yemen e altri Paesi coinvolti nella guerra globale al terrorismo (dato aggiornato al 2019).

“La nostra guerra globale al terrorismo inizia con al Qaida ma non finisce lì. (Altreconomia)

Ne parlano anche altre testate

A stimarlo ricercatori dell’Istituto per gli affari pubblici e internazionali della Brown University di Princeton, che questo mese hanno diffuso uno studio sui costi della “guerra al terrorismo” dal 2001 a oggi. (ilMetropolitano.it)

Quindi è la ritirata dall’ Afghanistan, così mediatica e così ignominiosa, la vera commemorazione dell’ 11 settembre vero. L’ 11 settembre vero, quello del 2001, non era stato il primo feroce massacro di persone innocenti perpetrato da Al-Qaeda. (Famiglia Cristiana)

Ma per quei civili uccisi dall'America, il governo degli Stati Uniti non ha mai permesso all'opinione pubblica di ricordare." Con Joe Biden poco cambierà, le ritorsioni Usa contro l'ISIS-K in seguito agli attentati di Kabul hanno ucciso civili innocenti. (L'AntiDiplomatico)

Quanto invece alla possibilità di una nuova ondata di attacchi all'estero, in particolare nei Paesi occidentali, sarei molto più cauta. Non solo i conflitti in Afghanistan e in Iraq non hanno portato democrazia e stabilità nelle rispettive aree: non sono riusciti nemmeno ad eliminare il terrorismo internazionale. (Il Bo Live - Università di Padova)

Ora è comune vedere truppe o procuratori mercenari assunti da Russia, Turchia, Sudan, Iran, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Egitto e Israele attivi in ​​molti paesi arabi. Tale militarismo è aumentato drasticamente dal 2001 e ha avviato o accelerato la lento collasso di stati arabi come Iraq, Siria, Palestina, Libano, Yemen, Libia e Sudan. (L'Indro)

Ma anche diritti quali la libertà di assemblea sono stati ristretti, sulla base della presunta natura eversiva di alcune manifestazioni». «Difficile dirlo, proprio perché le condotte contrarie ai diritti umani realizzate nell’ambito della lotta al terrorismo sono quasi sempre ammantate di segretezza e non sono quindi facilmente identificabili. (Gazzetta di Modena)