Le stragi naziste, Civitella della Chiana: quell'eccidio di massa cerca ancora giustizia

Civitella della Chiana (Arezzo), 24 aprile 2024 – Don Lazzeri si piegò sull’altare e vi posò un vaso di giunchiglie bianche. Chiuse gli occhi. Quel profumo ogni volta gli faceva rivedere sua madre. La osservò sorridere. Poi rialzò la testa, aggiustò la tovaglia sull’altare e si avviò in sagrestia per indossare l’abito talare e cantare la prima messa del mattino. Nella chiesa di Civitella della Chiana, in provincia di Arezzo, nel cuore della Toscana, quel 29 giugno 1944 molte persone avevano già preso posto tra le panche. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri giornali

Lo pensò anche il mattino del 29 giugno 1944, distesa in cima al tetto della loro casa, nel centro storico di Civitella, tra le tegole rosse, mentre stringeva quella mano come la cosa più preziosa che le era rimasta. (LA NAZIONE)

Il piccolo borgo medievale di Civitella si prepara ad accogliere il capo dello Stato che ha scelto il paese, teatro dell’eccidio del 29 giugno del 1944, per le celebrazioni del 25 aprile. Una giornata che per Mattarella si aprirà alle 9 con la deposizione della corona al Milite Ignoto quindi, al termine, il viaggio in elicottero (salvo condizioni meteo avverse) fino allo stadio comunale di Civitella. (LA NAZIONE)

Anche adesso guardo la piazza e mi torna in mente cosa vidi quella mattina del 29 giugno del 1944 uscendo dal nostro nascondiglio". A parlare è Giancarlo Caldelli, uno degli ultimi superstiti della strage di Civitella, scampata in quella estate del 1944 alla furia nazista e che pochi giorni dopo riuscì a salvarsi dal rastrellamento dei tedeschi in ritirata. (LA NAZIONE)

Il prefetto e l'organizzazione . De Luca: "Massima sicurezza"

Questa mattina - oltre ad una delegazione degli studenti di quarta e quinta elementare che seguirà l’evento dalla piazza - il coro della scuola secondaria intonerà "Fratelli d’Italia" esibendosi insieme alla filarmonica Santa Cecilia di Civitella davanti al presidente Mattarella. (LA NAZIONE)

Di Matteo Marzotti CIVITELLA Quando il presidente della Repubblica scenderà dall’auto in piazza Becattini sarà tra i primi a stringergli la mano, indossando la fascia tricolore. Oltre ad essere il primo cittadino, Tavarnesi, è anche originario di Civitella, ma soprattutto tra i soci fondatori dell’associazione Civitella Ricorda. (LA NAZIONE)

È un grande onore per la provincia, che richiede anche un’attenzione particolare". "Sicuramente è indispensabile la predisposizione di tutte le misure di sicurezza in una occasione come questa che vede il presidente della Repubblica ospite del nostro territorio. (LA NAZIONE)