Politica / Legge elettorale, sì del governo a proporzionale corretto

La maggioranza tornerà a riunirsi per sciogliere questo ultimo punto la prossima settimana.

Entro fine anno sarà pronta la proposta di legge della e sarà incardinata in Parlamento per avviarne l'esame.

Al termine del vertice sulla legge elettorale il ministro dei rapporti con il Parlamento Federico D'Incà ha confermato le voci della vigilia.

La maggioranza ha scelto un sistema elettorale proporzionale con correzioni per evitare la frammentazione. (La Lazio Siamo Noi)

Su altre testate

La maggioranza di governo ha raggiunto un’intesa sulla nuova legge elettorale, optando per una riforma elettorale con un modello “proporzionale con un meccanismo antiframmentazione“. Il ministro per le Riforme ha riferito che non si è ancora deciso se si opterà per una soglia nazionale o per una soglia circoscrizionale o naturale. (Virgilio Notizie)

Il tema dei tempi si intreccia con quello della eventuale richiesta di referendum sul taglio dei parlamentari che va presentata entro il 12 gennaio. Nessun partito dichiara questa intenzione ma molti parlamentari riferiscono che vi sono diffidenze su accordi in tal senso tra leader di partiti. (Il Messaggero)

Legge elettorale, maggioranza sceglie proporzionale corretto: testo entro Natale Lo ha confermato il ministro per le riforme Federico D’Incà al termine del vertice di maggioranza spiegando mche «entro la fine dell’anno» la maggioranza produrrà un testo definitivo e che si privilegia un «proporzionale con un meccanismo antiframmentazione». (Il Sole 24 ORE)

L'altra scelta di fondo, di natura politica, è la velocità con cui procedere con la riforma elettorale. A confermarlo è stato il ministro per le Riforme, Federico D'Incà, al termine del vertice di maggioranza di mercoledì. (Sky Tg24 )

. Angela Quattrone / AGF Scheda elettorale. Scelto il sistema elettorale, un proporzionale corretto, ora la maggioranza di governo dovrà definire gli altri tasselli del puzzle. Questo risultato, è la linea Pd, si può ottenere o "con un sistema a soglie implicite di circoscrizione o con un sistema a soglia esplicita nazionale". (AGI - Agenzia Italia)

Il muro del Pd lo alza Andrea Marcucci, capogruppo dei senatori: «Di Maio forse non ha capito la gravità della situazione. Di Maio non chiude il fronte di guerra sul Mes, e tira dritto sulla riforma della prescrizione. (ilGiornale.it)