Fieg: “Sconcerta Fuortes che toglie fondi Rai a editoria”

“Altro che servizio pubblico…”. E dunque il presidente Riffeser Monti ha aggiunto

L’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes vuol tagliare i fondi all’editoria.

“Sconcerta proposta Fuortes su quota Rai fondi editoria”. La Fieg, in una nota, ha profondamente stigmatizzato le parole di Fuortes sui fondi Rai destinati all’editoria.

O,meglio, vuole eliminare la quota che dal canone Rai viene assegnata al fondo per l’editoria. (Editoria.tv)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Un ultimo e condivisibile grido di allarme che consegna responsabilità al Parlamento sul futuro del servizio pubblico Rai. Si tratta esclusivamente di trovare strumenti corretti e costituzionalmente idonei per finanziare adeguatamente i rispettivi servizi su base pluriennale. (Adnkronos)

Lo scrive su twitter il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. “La Federazione Editori si dice sconcertata dalle parole dell’Ad Rai Fuortes che vorrebbe togliere i fondi all’editoria per aumentare ancora di più il già miliardario canone. (Informa)

Ecco il testo a firma di Luca Esposito:. «L’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes vuol tagliare i fondi all’editoria. E’ il progetto malsano del nuovo amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes, duramente contestato dagli editori. (TarantoBuonaSera.it)

“Il piano industriale è un tema all’ordine del giorno, da consiglio di amministrazione. Inoltre – ha sottolineato – dal contratto di servizio emergono nuovi obblighi per la Rai, senza un corrispondente aumento delle risorse. (Primaonline)

Ed ha anche chiarito che l'attuale Cda di viale Mazzini si è insediato il 15 luglio, cioè 75 giorni dopo l'accaduto La Rai non ha ritirato la querela contro Fedez per le sue accuse contro il servizio pubblico lanciate in occasione del Concertone del Primo maggio. (La Stampa)

Martedì 12 ottobre presso la Commissione Parlamentare Vigilante sulla Rai si è tenuto, ed è tuttora visibile sulla web tv della Camera, il confronto fra il principio di realtà e il modo di ragionare della politica corrente. (Domani)