Boris Johnson in crisi, una donna a Downing Street: ecco chi sono le favorite

Quando un primo ministro lascia l'incarico, infatti, il partito Conservatore deve eleggere un nuovo leader.

Le altrettante bugie avevano minato la fiducia dell'elettorato nei confronti della sua leadership e dell'intero partito.

La prima fase delle votazioni ha l'obiettivo di selezionare due candidati, i quali poi si sfideranno l'uno contro l'altro.

Come accaduto nel 2019 con l'allora prima ministra, non appena i Tory saranno riusciti a destituirlo, dovranno eleggere un nuovo leader per rimettersi al lavoro e prepararsi alle elezioni politiche del 2024. (ilmattino.it)

Su altri media

L'annuncio delle dimissioni di Boris Johnson come leader dei Conservatori, apre la corsa al successore che diventerà capo del partito e primo ministro. Jeremy Hunt: ex ministro degli Esteri e della Salute, il 55enne Hunt è ora un influente deputato conservatore. (Adnkronos)

Ha anche salvato la Gran Bretagna dal partito laburista radicale di Jeremy Corbyn. Inflazione oltre il 10% entro fine anno. La Gran Bretagna è ora nella morsa di una crisi inflazionistica che Johnson ha peggiorato in ogni occasione. (Milano Finanza)

Le scuse del premier arrivano a ridosso delle doppie dimissioni che hanno colpito il suo governo dopo l'addio del Cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak e il ministro della Salute Sajid Javid. Johnson aveva già subìto pressioni per spiegare ciò che sapeva sulle precedenti accuse contro Pincher: pochi minuti prima dell'annuncio delle dimissioni di Javid e Sunak, Johnson ha dichiarato che Pincher avrebbe dovuto essere licenziato dal governo a causa di un precedente del 2019 (Corriere TV)

Il nuovo primo ministro, precisa l’emittente, dovrebbe entrare in carica in autunno. Proprio quest’ultimo ha unito oggi la sua voce a quelle di chi chiede al primo ministro Tory di lasciare, sullo sfondo dei contraccolpi dello scandalo Pincher e mentre continuano le dimissioni dal suo governo (Il Fatto Quotidiano)

Londra, 7 luglio 2022 - Boris Johnson si è dimesso. Come ha ricordato Boris stesso ieri: "Nessuno è indispensabile in politica" (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“Peccato che siano gli stessi che oggi gioiscono per le dimissioni del premier britannico Boris Johnson Se le regole saranno confermate, i conservatori dovranno scegliere un nuovo leader. (Secolo d'Italia)