Bar e ristoranti, il Green pass che divide "Imporlo ai dipendenti? No". "Sì, è giusto"

Sarà poi necessario lasciare il tempo per sottoporsi alla prima dose di vaccino a chi ancora manca all’appello, includendo anche i 15 giorni successivi utili per l’arrivo del Green pass elettronico.

Seppur la maggior parte di loro sembrano essere d’accordo con l’idea di estendere l’obbligo anche ai dipendenti, si continuano a temere alcune ripercussioni.

Poi anche chi ha tutti i dipendenti già immunizzati e con passaporto sanitario, che non teme per i suoi lavoratori, ma per il futuro delle entrate economiche

L’obbligo potrebbe entrare in vigore già dal primo di ottobre ma la cabina di regia sembra essere slittata alla prossima settimana, senza escludere una possibile riunione dei rappresentanti delle forze politiche al governo proprio per discutere sui passi futuri. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri media

Sporchi e pieni di ragnatele: venerdì 3 settembre gli agenti della Polizia locale valsabbina, coordinati dal comandante Fabio Vallini, hanno multato due locali per scarsa igiene a Gavardo. All'interno di due esercizi commerciali, gli agenti hanno trovato un bancone completamente sporco e appiccicoso, pareti incrostate e ragnatele ovunque. (BresciaToday)

Slitta, invece, alla prossima settimana la norma sull’obbligo al green pass per i ristoratori, personale in cinema e teatri e gli istruttori sportivi. “Noi ci siamo vaccinati tutti – dichiara -, quindi non è un problema l’obbligo del green pass. (Gallura Oggi)

di Monica Guerzoni. L'attesa cabina di regia sul green pass esteso, non ci sarà: il rinvio necessario per placare la tensione in maggioranza. Draghi tratta con Salvini sul via libera. Non sono state le giravolte di Salvini a trasformare in un topolino la montagna del super green pass. (Corriere della Sera)

Una sera in giro da clienti nei locali di Palermo, Trapani e Pantelleria tra "deroghe" e regole rispettate (La Repubblica)

Le segnalazioni arrivano da tutta Italia proprio come i commenti sulle pagine social dei ristoranti che hanno scritto post pro-vaccino. «No Vax, no drink» ha scritto Orabona sulla pagina social dell’enoteca lo scorso luglio, prima ancora che la richiesta del green pass per accedere all’interno dei locali divenisse obbligatoria. (L'Espresso)

Green pass obbligatorio per i ristoranti, bocciati emendamenti FdI (votati dalla Lega) Nelle zone di periferia per esempio, la risalita è ancora lenta con gli incassi che, rispetto al 2019, segnano tra il 15 e il 20% in meno. (ilmessaggero.it)