People of Shibuya punta sul denimwear sostenibile - Pambianconews notizie e aggiornamenti moda, lusso e made in Italy

Guardiamo molto alla sostenibilità, ma il nostro concetto principale è che i capi durino del tempo, questo è alla base dei valori di People of Shibuya.

Loffredo sottolinea l’importanza di un evento strategico come Pitti Uomo: “Crediamo in questa fiera e nel progetto Italia

Chiudiamo il 2021 con un incremento del 32% e abbiamo come obbiettivo per il 2022 il double check, raddoppiare il fatturato.

People of Shibuya introduce a Pitti Uomo la collezione denim: “Siamo un marchio di derivazione giapponese e ci sembrava giusto arrivare al progetto denim che si ispira proprio al Giappone, sebbene realizzato interamente in Italia. (Pambianconews)

Su altri giornali

Un percorso, a cura di Federico Poletti, di marchi dal Dna artigianale, contemporaneo e sostenibile, con realtà sia consolidate sia indipendenti, allestito all'interno della serra fredda dell’Orto botanico giardino dei semplici. (MF Fashion)

Questi due anni di pandemia hanno pesato tantissimo sulle imprese e sui lavoratori del settore, ma la ripartenza c’è. Sono poi in fase avanzata anche le progettazioni degli altri due lotti il padiglione Cavaniglia, affidato all’architetto, e il padiglione Machiavelli. (fashionmagazine.it)

L'ombra di Omicron è ben visibile a Pitti Uomo 101. Pitti 101: l'edizione del miracolo. "Il periodo è molto difficile, è già stato un miracolo poter organizzare questa edizione di Pitti" ha spiegato Nardella. (FirenzeToday)

Quello che invece è certo, avvalorato anche da una ricerca di mercato che abbiamo commissionato, è che il salone bimbo è ritenuto indispensabile. Rinnovato anche il percorso espositivo, per un’evoluzione nella segmentazione del salone e nella presentazione delle collezioni con un forte accento sulla sostenibilità. (MF Fashion)

La determinazione degli organizzatori è stata importante perché tornare a svolgere la fiera in presenza significa sostenere le imprese, soprattutto quelle più più piccole». (IlGiunco.net)

Secondo le stime elaborate dal Centro studi di Confindustria Moda, la moda maschile italiana (in un’accezione che comprende confezione, maglieria esterna, camiceria, cravatte e abbigliamento in pelle) dovrebbe archiviare il 2021 con un fatturato in recupero dell’11,9%, a circa 9,1 miliardi. (CORRIERE DEL GIORNO)