Frode informatica da un milione: sottratti dati e carte a migliaia di clienti

Qui venivano individuati i dispacci contenenti le carte di credito e/o debito spediti da parte degli istituti di credito.

Si ipotizza l'associazione per delinquere finalizzata alla sostituzione di persona, al furto aggravato e all’indebito utilizzo di carte di pagamento elettronico.

I proventi secondo la polizia ammontano a più di un milione.

Le indagini sono state svolte dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni anche con la collaborazione dei istituti di credito e di Poste Italiane (Corriere dell'Umbria)

Su altre fonti

Il profitto illecito ha portato nelle casse dell'organizzazione criminale oltre un milione di euro. L'organizzazione effettuava i furti della corrispondenza nei centri di smistamento di Poste Italiane nel Centro-Nord Italia individuando le buste contenenti le carte di credito spedite da parte degli istituti di credito. (NapoliToday)

Poi entrava in gioco un esperto gruppo di telefonisti: chiamavano i vari istituti di credito che emettevano le carte e, presentandosi come marescialli dei carabinieri o ispettori di polizia, affermavano di aver appena sequestrato delle carte di credito trovate in possesso a malviventi. (L'Unione Sarda.it)

Il profitto illecito di detta attività ha portato nelle casse dell’organizzazione criminale più di un milione di euro. Le indagini sono state avviate nel luglio 2018 a seguito delle segnalazioni presentate da alcuni Istituti di Credito. (Il Mattino)

Con la scusa di riconsegnare i titoli in sequestro, si faceva indicare il numero di telefono dei clienti. Il gruppo dei "telefonisti" chiamava i vari Istituti emittenti delle carte e, presentandosi come maresciallo o ispettore delle Forze dell'ordine, affermava di aver appena sequestrato un consistente numero di carte di credito rinvenute in possesso a malviventi. (Rai News)

Aws ha messo a disposizione, da oggi, la preview del servizio Amazon Fraud Detector, una serie di soluzioni che, grazie al machine learning, è in grado di gestire in totale autonomia e in modo completo le frodi informatiche. (Adnkronos)

All'interno dei centri venivano individuati i dispacci contenenti le carte di credito o debito, si parla di centinaia di carte, spediti da parte degli istituti di credito. Il gruppo dei "telefonisti" chiamava i vari Istituti emittenti delle carte e, presentandosi come maresciallo o ispettore delle forze dell'ordine, affermava di aver appena sequestrato un consistente numero di carte di credito rinvenute in possesso a malviventi. (La Nazione)