«Guerra ai narcos», vince il pugno di ferro del presidente Noboa

ANSA Militari di pattuglia in strada insieme ai poliziotti, estradizione dei narcotrafficanti, condanne più pesanti per reati come terrorismo o omicidio. Sono alcune delle misure approvate con il referendum e la consulta popolare che si sono tenuti ieri in Ecuador. Una grossa vittoria per il presidente conservatore Daniel Noboa, che è riuscito ad ottenere l’approvazione popolare per rafforzare i poteri dello Stato nel contrasto alla criminalità organizzata. (Avvenire)

Ne parlano anche altre fonti

Una schiacciante vittoria nel referendum di domenica consente al presidente Daniel Noboa di militarizzare l’Ecuador. Sarà l’esercito a controllare le piazze e le vie appoggiando la polizia nella gestione dell’ordine pubblico. (la Repubblica)

Era uno dei Paesi più sicuri dell’America Latina. L’Esercito nelle strade, quindi. (Il Sole 24 ORE)

Di Shorsh Surme – (Notizie Geopolitiche)

Ecuador tra narcos e violenze, passa il referendum sulla sicurezza: tolleranza zero ed esercito nelle strade

Nel giorno della vittoria referendaria che il presidente Daniel Noboa si è intestato, c’è un altro personaggio politico di primo piano che dà una lettura diversa. (24+)

Il giorno dopo quindi c’è entusiasmo su entrambi i lati. Il conteggio dei voti del Referendum e della Consulta di domenica 21 aprile va a rilento, tuttavia i risultati sono già certi: degli 11 quesiti referendari e della Consulta 9 vanno a favore del governo e 2 alle opposizioni. (il manifesto)

Il Sudamerica sta ufficialmente entrando in una nuova fase di militarizzazione e di lotta senza quartiere al crimine organizzato. (FIRSTonline)