Il padre della vittima difende i presunti stupratori: "Era ubriaca, sono bravi ragazzi". Ma poi si

L’indomani è proprio la figlia che lo informa di avere ricevuto un messaggio da uno dei ragazzi coinvolti che la invita a ritirare la denuncia

Il padre della presunta vittima, inizialmente non sarebbe riuscito a rendersi conto di quanto era accaduto.

Subito dopo avere appreso la notizia, ancora frastornato, si è presentato ai carabinieri insieme ai giovani che avrebbero violentato la figlia sostenendo che era ubriaca. (Gazzetta del Sud - Edizione Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ho visto via via le mie figlie allontanarsi da me. Così, io che ho cercato giustizia, rischio di essere vittima due volte» (Il Messaggero)

In un primo momento il padre della ragazza aveva appreso in modo sommario dalla figlia, arrivata a casa a notte fonda, cosa era accaduto. Poi, una volta a casa, mia figlia ha avuto modo di raccontarmi quanto successo e ho avuto modo di conoscere bene tutta la storia e così sono andato di nuovo dai carabinieri e ho messo a verbale che mia figlia aveva fatto bene a denunciare. (Alqamah)

Ma poi si è ricreduto, parlando più approfonditamente con la ragazza e da quel momento sostenendola nella sua denuncia. Quando esce, Titone la aspetta fuori e la bacia, poi consumano un rapporto consenziente in una delle stanze da letto. (Il Fatto Quotidiano)

Ai militari, il papà della 18enne avrebbe detto che «mia figlia vi ha raccontato dei fatti non veri. Era ubriaca, non era in grado di capire cosa stava accadendo». (StatoQuotidiano.it)

opo uno dei giovani accusati dello stupro, parla anche il padre della ragazza di 18 anni violentata da un gruppo di amici in una casa di Tre Fontane, a Campobello di Mazara. Ma com'è che si presentato dai Carabinieri con i giovani, addirittura difendendoli? (Tp24)

Il papà della ragazza, rivolgendosi a quanti hanno commentato duramente sui social le sue dichiarazioni, aggiunge: “Voi non sapete cosa ha significato per me scoprire tutto. Il giovane, invece, si è presentato con gli altri tre indagati (due erano amici del figlio sin dall’infanzia). (L'HuffPost)