Cannabis, intervista a Riccardo Magi: "Il referendum vola. Un segnale forte alla politica"

Il 7 settembre il quesito è arrivato in Cassazione, l'11 è stata aperta la raccolta firme su www.referendumcannabis.it.

Due anni di lavoro per un testo in Parlamento e, in parallelo, per un referendum abrogativo con l'associazione Luca Coscioni, il Forum Droghe, Meglio Legale, Antigone, Società della Ragione ed esponenti di +Europa, Possibile e Radicali italiani.

Riccardo Magi, parlamentare e presidente di +Europa, è tra i promotori

(la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Chi promuove il referendum cannabis? Che cosa dice il quesito del referendum canapa? (La Gazzetta dello Sport)

Secondo il politologo della LUISS Giovanni Orsina, questo nuovo entusiasmo per i referendum si spiega anche con il processo di de-politicizzazione della politica. Se infatti le 500mila firme necessarie erano un ostacolo notevole quando si dovevano raccogliere dal vivo, per esempio organizzando banchetti nelle piazze, adesso è possibile firmare in pochi click comodamente da casa. (Rolling Stone Italia)

Quando Pannella dopo gli anni novanta in una specie di coazione a ripetere provò a lanciare raffiche di referendum, quasi sempre fallì logorando lo strumento. Il caso più clamoroso del referendum come punizione per l’inerzia dei partiti fu il ritaglio di alcune frasi del vecchio sistema elettorale proporzionale per trasformarlo in maggioritario. (L'HuffPost)

Referendum Cannabis: «Stiamo facendo la storia!». «Stiamo facendo la storia! La piattaforma consente di firmare digitalmente il quesito referendario tramite pochi semplici passaggi. (Libero Pensiero)

Condividi su. Referendum cannabis ed eutanasia: le posizioni dei partiti. Referendum cannabis e referendum eutanasia: procede a ritmo sostenuto la raccolta firme per entrambe le consultazioni, trainata dalla nuova possibilità di aderire con procedura online. (Termometro Politico)

L’assessore alla Sanità del Lazio D’Amato: "No-vax paghino i ricoveri". L’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato, in un'intervista al Messaggero, si scaglia contro chi fa propaganda anti-vaccino: "I no-vax che contraggono il virus e finiscono nelle terapie intensive degli ospedali della Regione Lazio dovranno pagare i ricoveri. (La7)