Il matrimonio a prima vista con Ilaria è finito ma l’alessandrino Giuseppe non ha rimpianti: “Viaggio pazzesco”
Il matrimonio a prima vista con Ilaria è finito ma l’alessandrino Giuseppe non ha rimpianti: “Viaggio pazzesco” ALESSANDRIA – Non era scattato l’amore “a prima vista” quando l’alessandrino Giuseppe Ravetti e la milanese Ilaria Spillari si erano visti per la prima volta all’altare per il loro “matrimonio a prima vista”. Nel corso delle puntate della 12esima edizione del programma in onda su Real Time la relazione tra la coppia di sposi a prima vista era però a poco a poco crescita tanto che Giuseppe e Ilaria avevano deciso di continuare la conoscenza anche a telecamere spente. (Radio Gold)
Su altre fonti
Per approfondire: (Radio Gold)
“ll sentimento che oggi mi lega a Giuseppe è un affetto sincero e profondo – ha detto Ilaria in una intervista a Vanity Fair -. A differenza di quanto successo per altri partecipanti al docu-reality andato in onda su Real Time, la rottura è stata serena. (IL GIORNO)
Un esperimento sociale, come lo definiscono i tre esperti che mettono insieme le coppie: Nada Loffredi, sessuologa, Mario Abis, sociologo e docente e Andrea Favaretto, esperto di comunicazione. Enrico e Benedetta sono la coppia toscana della nona stagione di Matrimonio a Prima Vista, il programma di Real Time che mette insieme due sconosciuti che si uniranno in matrimonio conoscendosi solo all’altare. (LA NAZIONE)
Milano – La decisione finale è stata presa. Ricapitoliamo: alla fine di questa stagione sono state due le coppie che hanno scelto di dirsi (nuovamente) “sì”, dopo le nozze al buio. (IL GIORNO)
Giuseppe: «Ho avuto una sensazione di vuoto, come se mi fosse mancata una guida. Ho dovuto prendere ancora di più in mano le mie insicurezze per fare un ulteriore lavoro su me stesso. Insomma, questo programma mi ha fatto lavorare molto, un gran lavoro di introspezione». (Vanity Fair Italia)
Milano – Il matrimonio è finito male (molto male). Solare, caparbia, ironica: la giovane brianzola ha conquistato tutti, proprio per la sua capacità di non auto-relegarsi nel ruolo di “vittima” degli eventi e per l’essere uscita comunque vincente da una situazione complicata. (IL GIORNO)