I giornali ceduti alla Exor: niente "spezzatino" per Gedi

Al termine dell’operazione da realizzare tramite una società di nuova costituzione verrà lanciata un’Opa allo stesso prezzo.

«Con questa operazione ci impegniamo in un progetto imprenditoriale rigoroso, per accompagnare Gedi ad affrontare le sfide del futuro – ha spiegato John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor, la holding della famiglia Agnelli –.

Oltre a portare l’esperienza maturata nel settore, anche a livello internazionale, Exor assicurerà la stabilità necessaria per accelerare le trasformazioni sul piano tecnologico e organizzativo. (Avvenire)

Ne parlano anche altre fonti

Io ci aggiungo che è necessario il mantenimento e la continuità dei livelli occupazionali, vedremo se queste cose verranno garantite". Maxi rialzo teorico per Gedi, il gruppo editoriale proprietario di Repubblica, all'indomani dell'accordo per la cessione a Exor della quota in mano a Cir. (la Repubblica)

Secondo Akros, nel breve termine il principale catalizzatore sarà poi la finalizzazione della fusione Cofide-Cir (effettiva da gennaio 2020). Seduta tinta di rosso per Cir a Piazza Affari, dove mostra un calo di oltre il 6% dopo il rally della vigilia. (Finanzaonline.com)

È stato firmato l’accordo per la cessione a Exor della partecipazione di Cir in Gedi, il gruppo editoriale di cui fanno parte “Espresso”, “la Repubblica”, “La Stampa” e «Il Secolo XIX», ma anche Radio Deejay, pari al 43,78%. (fcinter1908)

La Gedi moderna è il frutto della fusione avvenuta nel 2017 tra la Gedi stessa e Itedi, la ex capofila delle testate 'Il Secolo XIX' e 'La Stampa'. (AGI - Agenzia Italia)

Exor, che già detiene un'importante quota dell'Economist, in pratica torna a giocare un ruolo da protagonista anche nell'editoria italiana. All'esito del closing, Exor promuoverà un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria al prezzo di 0,46 euro per azione per il tramite di una società di nuova costituzione. (Primocanale)

Altrimenti sentir parlare della vendita del gruppo che controlla testate prestigiose come la Repubblica, La Stampa o l’Espresso ed emittenti seguitissime come Radio Deejay può confondere un po’. Venerdì scorso, cioè nel giorno in cui è venuta fuori l’indiscrezione sulla cessione delle azioni di Gedi dalla Cir alla Exor, l’intero gruppo editoriale in Borsa valeva 135 milioni di euro. (Avvenire)