11 settembre, Fbi declassifica il primo documento sulle indagini sulla "pista saudita"

Su ordine del presidente degli Stati Uniti Joe Biden 11 settembre, Fbi declassifica il primo documento sulle indagini sulla "pista saudita" Il documento descrive i contatti che i terroristi hanno avuto con i sauditi negli Stati Uniti, ma non offre prove evidenti di un possibile coinvolgimento del governo dell'Arabia Saudita. Condividi. Il Federal Bureau of Investigation (Fbi) ha diffuso il primo di una serie di documenti relativi alla sua indagine sugli attacchi terroristici dell'11 settembre e al sospetto sostegno del governo saudita ai dirottatori, dopo un ordine esecutivo del presidente Joe Biden. (Rai News)

La notizia riportata su altri giornali

Il rapporto è il primo documento investigativo ad essere divulgato da quando il presidente Biden ha ordinato una revisione e declassificazione di materiali che per anni sono rimasti segreti. Non solo, Kreindler parla con una certa sicurezza di telefonate intercorse tra diplomatici dell'Arabia Saudita e miliziani di Al Qaeda nei giorni precedenti all'11 settembre (ilGiornale.it)

Ma il governo saudita nega ogni responsabilità del genere I familiari cercano da tempo delle prove per poter fare causa a Riad per complicità nell'attacco. (ilmessaggero.it)

L’economia è frutto di scelte politiche. Il ministro delle Lobby, Roberto Cingolani, annuncia candidamente che le bollette della luce aumenteranno del 40%. (L'AntiDiplomatico)

Questo può essere visto nelle risposte a un'altra domanda posta da Levada, riguardo al sistema economico preferito dai russi. Se i russi volessero davvero tornare al prima degli anni '80, la prossima settimana si precipiterebbero tutti a votare per il Partito Comunista (L'AntiDiplomatico)

A riferirne è la Cnn. Il testo esamina in dettaglio numerose connessioni e presenta testimonianze che hanno portato gli inquirenti a sospettare di Omar al-Bayoumi, studente saudita a Los Angeles considerato dall’Fbi un agente dell’intelligence di Riad. (Il Faro online)

PII aveva contatti con due sauditi, il «gregario" Omar al-Bayoumi e Fahad al-Thumairy, ritenuti due degli uomini che hanno offerto «significativo supporto logistico» ad alcuni dei dirottatori. Si trattava di Nawaf al-Hazmi e Khalid al-Mihdhar,, ambedue a bordo del volo 77 che si è schiantato sul Pentagono. (Gazzetta del Sud)