Pensioni, "fumata nera" sulle rivalutazioni dei contributi

Calcolatrice alla mano, la rivalutazione ferma significa che le pensioni con decorrenza successiva al primo gennaio 2022, con montanti contributivi accumulati fino al 31 dicembre 2020, non avranno rivalutazioni.

Mentre a partire da gennaio 2022 dovrebbero scattare gli aumenti grazie agli effetti positivi sul tema pensioni della ripresa economica e del Pil di questi ultimi mesi

Si sottolinea che il coefficiente di rivalutazione risulta inferiore all’unità, a causa della dinamica negativa del PIL nominale nel periodo considerato ". (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre fonti

Pertanto, per le pensioni con decorrenza successiva al 1° gennaio 2022, i montanti contributivi accumulati fino al 31 dicembre 2020 non subiranno rivalutazioni, per effetto della sterilizzazione all’unità. (Il Sole 24 ORE)

Confronto rivalutazioni pensioni 2021 e 2022. Pensioni: rivalutazioni e importi 2021 26 Novembre 2020 In sintesi, dal 2022 a rivalutazione è piena fino a 2mila euro, scende al 90% sulla quota di pensione tra 2mila e 2.500 euro ed al 75% sopra i 2.500 euro C’è però una premessa d’obbligo: non si escludono ulteriori proroghe del sistema attuale o correttivi in Legge di Bilancio, visto che Manovra 2022 conterrà anche una riforma pensioni. (PMI.it)

Rivalutazione pensioni dal 2022: chi ne beneficerà. Le pensioni di importo inferiore sono state invece adeguate pienamente all’inflazione (+ 2,7% nel 2012 e + 3% nel 2013) (Wall Street Italia)