Borse Ue attese in leggero rialzo nel giorno della Bce e dell'inflazione Usa

In rosso la chiusura di Wall Street (Dow Jones -0,44%, S&P -0,18%, Nasdaq -0,09%).

Giù anche l'oro che registra un ribasso dello 0,36%, a 1.888 dollari l'oncia.

Il bitcoin guadagna l'1,44% a 36.669 dollari dopo il balzo del 12% di ieri a 36.305 dollari a seguito dell'ok del Salvador a dare corso legale alla criptovaluta, affiancandola al dollaro

Nel valutario l'euro/dollaro resta sotto 1,22 a 1,217 (-0,107%), il dollaro/yen è a 109,54, -0,064%, e il cross tra sterlina e dollaro tratta a 1,411, -0,078%. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri media

Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 70,21 dollari per barile editato in: da. (Teleborsa) – Modesta diminuzione per la Borsa di Milano, mentre tiene sui valori precedenti il resto dell’Europa. (QuiFinanza)

Nell’azionario: Piazza Affari perde lo 0,4%, arretrando a 25.638 punti, penalizzata dalle vendite sui titoli industriali e su alcuni titoli finanziari. Si conferma in calo Ferrari, -0,51%, dopo le perdite di ieri seguite alla nomina di Benedetto Vigna ad amministratore delegato (Notizie - MSN Italia)

IL MERCATO CINESE. Ma cosa sta succedendo al titolo Tesla? Ecco perché Tesla fa -14% da inizio anno. Dopo i massimi toccati a gennaio, nel 2021 il titolo Tesla è sceso fino a 600 dollari: la carenza di chip è uno degli ostacoli da affrontare per Elon Musk, ma non è l'unico. (Yahoo Finanza)

Il via libera del Consiglio era scontato, visto che lo stesso board si è espresso favorevolmente sulla proposta nella relazione illustrativa preparata per l'assemblea. Ospiti: Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 Ore, Mario Mantovani, presidente Manageritalia, Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, Laura Galvagni, Il Sole 24 Ore (Radio 24)

leggi anche Allarme rischi finanziari in Europa: quali sono secondo la BCE. Riunione BCE: cosa aspettarsi sul PEPP. Per molti non sarà ancora la riunione delle grandi sorprese in termini di politica monetaria. (Money.it)

Sul primo punto, il consensus sembra essere che l’obiettivo di un’inflazione “inferiore ma vicina al 2%” non verrà segnalato come probabile nelle stime al 2023 della BCE. Nemmeno Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud Asset Management, si aspetta novità sulla politica monetaria, ma osserverà eventuali mutamenti negli acquisti effettuati tramite il PEPP. (QuiFinanza)