“Dammi i soldi o ti buco”, tentata rapina in via del Pratello

In sede di rito direttissimo, l’arresto è stato convalidato e il soggetto è finito in carcere in custodia cautelare.

Alla vista dei Carabinieri, il rapinatore, che si trovava ancora in zona, ha tentato la fuga, ma non ci è riuscito ed è stato arrestato.

Nonostante la reazione della vittima, l’aggressore gli avrebbe intimato di dargli i soldi dicendogli: “Dammi i soldi o ti buco”.

L’iniziativa dei Carabinieri ha trovato riscontro poco dopo la mezzanotte, quando un cittadino, visibilmente spaventato e con il giubbotto strappato, alla vista dei Carabinieri, ha richiamato l' attenzione chiedendo loro aiuto. (BolognaToday)

Su altri giornali

Le indagini sulla rapina sono state condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Prato. Altre tre persone, accusate di essere gli autori materiali della rapina, erano state arrestate ad agosto. (La Repubblica Firenze.it)

Altre tre persone, accusate di essere gli autori materiali della rapina, erano state arrestate a luglio. Nei confronti del militare e di altre due persone stamani e’ stata eseguita una misura di custodia cautelare in carcere disposta in seguito a un’indagine coordinata dalla procura di Prato. (Stretto web)

Altre tre persone, accusate di essere gli autori materiali della rapina, sono state arrestate nell’agosto scorso. Nei confronti del militare e di altre due persone, fruttivendoli ambulanti al Macrolotto 0, è stata eseguita una misura di custodia cautelare in carcere disposta dal gip in seguito a un’indagine coordinata dai sostituti procuratori Lorenzo Gestri e Massimo Petrocchi. (La Nazione)

Al rifiuto il ragazzo bloccò il suo bersaglio e lo schiaffeggiò, iniziando a frugargli nelle tasche alla ricerca di contanti. I carabinieri del Norm di Udine hanno identificato l’autore della tentata rapina dello scorso 24 novembre ai danni di un anziano – classe 1934, residente a Mortegliano – nei pressi della stazione ferroviaria di Udine. (Udine Today)

Dopo il furto ci sarebbe stata anche una lite tra i rapinatori e i basisti, perché i primi dissero ai complici di aver trovato meno degli 11.000 euro denunciati come danno dalla coppia cinese. Per quel colpo erano già finiti in carcere Michele Langella Esposito, Giuseppe Riano e Antonio D'Avino, tutti e tre di Afragola. (Fanpage.it)

Ma le indagini non si sono fermate agli esecutori materiali del crimine, arrivando a constatare che tra i basisti c’era un vero carabiniere, arrestato questa mattina. Sono stati proprio i suoi colleghi del nucleo investigativo di Prato a compiere le indagini sul campo e ad accompagnarlo in carcere. (Corriere Fiorentino)