Auto, i costruttori al governo: «Pronti a collaborare per rilanciare il settore»

Anche in questo caso avere cura delle reti è necessario perché senza concessionari forti e operativi è difficile far ripartire il mercato.

Nel frattempo, nel silenzio delle nostre città, si sente chiaro il tonfo del mercato dell’auto che in marzo sprofonda di quasi il 90 per cento.

Il fiume di denaro che arriva al fisco attraverso le tasse che le auto pagano allo Stato non deve essere prosciugato. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Coronavirus, Ferrari pronta a produrre componenti per respiratori a Maranello. L’ATTENZIONE DEL GOVERNO. Il settore auto deve fare i conti con una crisi con numeri che non si erano mai visti prima. LA CRISI DEL MERCATO AUTO. (Yahoo Finanza)

E se il dato sembra un pochino più ottimistico rispetto a quello italiano, la motivazione farà cessare ogni barlume di speranza: in Francia l’epidemia è arrivata due settimane dopo rispetto all’Italia, insistendo dunque un po’ meno sul mese di marzo. (StartupItalia.eu)

Questo in attesa che anche l’Europa si renda conto che non può lavarsi le mani di un problema che coinvolge tutti e non solo l’Italia. Dall’altra, l’intervento di natura fiscale che poi coinciderebbe semplicemente con il riallineamento fiscale agli standard degli altri Paesi europeo sui veicoli aziendali nuovi. (Tuttosport)

L’UNRAE, l’associazione l’associazione dei costruttori esteri, ha diramato le percentuali del calo delle vendite rispetto al mese di marzo del 2019 ed il dato è impressionante: -86%. L’UNRAE, per fronteggiare questa emergenza, ha proposto una serie di incentivi da mettere in campo subito per rimodulare l’attuale offerta di ecobonus . (Newstreet)

In numeri, meno di 28.057 auto immatricolate nel mese di marzo contro le 194.273 di un anno fa (dati UNRAE). Quali le previsioni per il mercato auto nel 2020? (Autoappassionati.it)

Aiuti anche dalle Case. Federauto riconosce come sia prematuro parlare ora di futuri provvedimenti per il rilancio del mercato, mentre ora “è prioritario concentrarsi sui mezzi necessari a salvare il maggior numero di concessionarie”. (l'Automobile - ACI)