Autobomba fa strage in una scuola femminile di Kabul, si temono oltre 50 morti e centinaia di feriti

Ma solo nelle ultime 24 ore, a sentire Kabul, sono morti almeno 250 talebani e 106 sono rimasti feriti nei combattimenti con le truppe afghane in nove delle 34 province del Paese

Un anno fa, nello stesso quartiere, fu attaccato anche un ospedale di maternità: morirono 16 persone, tra cui due neonati, puerpere e ostetriche.

Sebbene l'attacco odierno non sia stato ancora rivendicato, tutto punta sui jihadisti dello Stato Islamico, che considerano gli hazara apostati. (La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

Un’autobomba è esplosa davanti ad una scuola di Kabul, causando più di 50 vittime, quasi tutte studentesse. A Ghani ha fato eco Ross Wilson, diplomatico di Washington: ” Questo attacco terroristico a una scuola femminile di Kabul è abominevole (Thesocialpost.it)

(LaPresse) Strage in una serie di esplosioni davanti a una scuola femminile a Kabul, in Afghanistan. Oltre 50 le vittime, soprattutto studentesse, e più di 150 feriti. (Corriere TV)

La loro voglia di vivere in una Nazione finalmente pacificata va richiamata nei giorni dello sgomento per la strage delle studentesse a Kabul, ricordando i nomi di Nahid Farid e Shukria Barakzai, parlamentari che in occasione del ritiro delle forze di pace nel 2014, invocavano che fosse mantenuta una forte presenza internazionale, e il nome di Maria Rashir, coraggiosa Procuratrice per la tutela dei diritti umani, che si salvò miracolosamente da un attentato che avrebbe dovuto uccidere lei e i suoi figli. (La Stampa)

Sale ad almeno 50 morti il bilancio ufficiale delle vittime dell’autobomba esplosa fuori da una scuola femminile a Kabul, finora rimasto a 30 nonostante la stessa sicurezza locale parlasse di un numero ben più ampio. (Ticinonews.ch)

La scelta dell’obiettivo (giovani donne) e il quartiere (Dasht-e-Barchi, con forte presenza sciita) fanno propendere per una lettura dell’attentato, non ancora rivendicato, di matrice jihadista e non talebana: non dunque la guerriglia che ha firmato l’accordo con gli Usa e che ora sta trattando col governo di (Il Manifesto)

esteri. Dopo quello di sabato che ha provocato oltre 60 morti. Il numero delle vittime però potrebbe ancora salire per le condizioni gravi nelle quali versano alcuni dei feriti ricoverati. (TG La7)