Scritte volgari contro la sede di Fratelli d'Italia: "Sono discepoli del professor Gozzini, no alla violenza"

Questa la denuncia di Fabrizio Rossi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.

Non possiamo tacere, chi fomentata l’odio politico o prende spunto dalle parole del professorone per emularlo non fa altro che rafforzare il nostro impegno e la nostra passione.

Scrivere sulla targa del nostro simbolo ‘buffoni’ e nella vetrata della nostra sede, dove sono collocati i manifesti raffiguranti Giorgia Meloni, scrivere ‘zoccola’ e ‘troia’, rappresenta la pochezza di certe anonime mani, che approfittano dell’oscurità per sfogare le loro repressioni”. (Grosseto Notizie)

La notizia riportata su altri media

Selvaggia Lucarelli, su Facebook, si esprime così in relazione alla vicenda legata agli insulti che il professor Giovanni Gozzini ha indirizzato a Giorgia Meloni in una trasmissione radiofonica. Non c’è posto per chi scrive certe cose in Fratelli d’Italia“, ha scritto su Facebook Giorgia Meloni, prendendo le distanze dalle dichiarazioni di Cannata, eletto nelle liste di Fdi ma mai iscritto al movimento (Imola Oggi)

Solidarietà a Giorgia Meloni e a tutte le donne che ancora vengono offese quotidianamente per il loro essere donne” La scuola deve essere imparziale e formare le nuove generazioni lasciando fuori la politica. (La voce di Rovigo)

(Adnkronos). "Ringrazio il presidente del Consiglio Draghi, che mi ha telefonato per esprimermi la sua personale solidarietà. Gliene sono grata". (Adnkronos)

Io mi auguro, professore, ammesso che lei abbia dei figli, che i suoi figli possano dire altrettanto dei suoi commenti misogini, indegni e vergognosi” (Adnkronos)

21 febbraio 2021 a. a. a. Selvaggia Lucarelli, quando si parla di Giorgia Meloni, non si smentisce. "Al massimo - prosegue - cito proprio Giorgia Meloni, quella che quando un consigliere comunale del suo partito scrisse 'Lesbiche e gay ammazzateli tutti', lei 'Frasi gravi ma nessuna lezione da Pd!'. (Liberoquotidiano.it)

“Ho pensato che fosse successo qualcosa sul sito del Frecciarossa deragliato a Lodi pochi giorni prima, che era sorvegliato dopo l'incidente. “No, uno scherzo non poteva essere – ricorda Passerini - chi mi parlava era il prefetto. (Yahoo Notizie)