TreValli, sequestrate 200 tonnellate di prodotti. L'azienda: "Perfetta integrità dei lavorati"

PESARO – “Gli ispettori hanno potuto constatare il perfetto stato degli ambienti sotto il profilo igienico-sanitario e l’altrettanta perfetta conservazione e integrità dei prodotti. Preme infine precisare che, come riportato negli stessi articoli di stampa, i controlli dei prodotti immessi sul mercato non hanno evidenziato alcuna anomalia”. È la replica che l’azienda TreValli Cooperlat ha diffuso in una nota in seguito al sequestro di duecento tonnellate di latte e prodotti caseari scattato il 24 aprile e disposto dalla Procura di Pesaro. (Redazione ETV Marche)

Ne parlano anche altri giornali

Secondo le indagini della Procura di Pesaro, vi sarebbe stato ad opera di tre società indagate un complesso fenomeno di adulterazione nel settore lattiero caseario. (Fanpage.it)

L’indagine riguarda l’utilizzo di prodotti adulterati con sostanze che avrebbero coperto il cattivo stato di conservazione di prodotti destinati a finire negli scaffali dei supermercati e quindi nei nostri piatti. (il Resto del Carlino)

I controlli allo stabilimento a Montemaggiore al Metauro, comune di Colli al Metauro e a Jesi. PESARO – Sequestro di latte e prodotti caseari, Cooperlat precisa e rassicura. (Centropagina)

Un vero e proprio ‘sistema’ per mettere in commercio prodotti caseari e latte utilizzando però latte adulterato e potenzialmente pericoloso. L’inchiesta coordinata dalla procura di Pesaro Urbino e condotta dai carabinieri del NAS si è abbattuta come una bufera su rivenditori di latte e titolari di caseifici a Colli al Metauro, in provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. (la VOCE del TRENTINO)

– I dipendenti lo sapevano da anni, i consumatori lo hanno scoperto due giorni fa grazie ad un’inchiesta della Procura di Pesaro. Il latte (quasi sempre) e molti prodotti del marchio TreValli con stabilimento a Montemaggiore al Metauro, comune di Colli al Metauro e a Jesi, venivano trattati con soda caustica e acqua ossigenata per far diminuire l’acidità al latte andato a male. (il Resto del Carlino)

Ergo, quello che volevano trovare i carabinieri dei Nas e gli ispettori dell’Icfqr l’hanno acquisito nel corso di tre distinte perquisizioni e ora per l’ulteriore svolta aspettano i risultati delle analisi batteriologiche su quanto recuperato tra l’azienda casearia Fattorie Marchigiane, controllata dal gruppo Cooperlat, un deposito di prodotti caseari nel trevigiano e un’azienda agricola dell’Alta Valmarecchia. (corriereadriatico.it)