Il Cavaliere resta padrone del gioco a destra

La candidatura di Silvio Berlusconi alla Presidenza della Repubblica si presta a tre diverse chiavi di lettura: visionaria, narcisista e politicista.

Il fondatore di Forza Italia è sempre stato un visionario, innanzitutto, capace di portare a termine con straordinario successo missioni apparentemente impossibili che tutti gli sconsigliavano di intraprendere, dalla costruzione di un impero televisivo all’impegno in politica

Vediamole prima in sequenza, e poi, in conclusione, cerchiamo di capire a quali esiti portino per Berlusconi stesso, per il suo schieramento di centro destra e per il Paese. (La Stampa)

La notizia riportata su altri media

Silvio Berlusconi è tornato, candidato del centrodestra per la presidenza della Repubblica; la notizia fa sorridere, in un modo o nell’altro, più o meno tutti. Romaniello, stupefatto, ha raccontato a Berlusconi che quando è arrivato alla Camera si chiedeva proprio se avrebbe mai parlato con lui (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

Nessuno dimentichi che Berlusconi ha vinto numerose competizioni elettorali, ha guidato il Governo per circa un decennio e ha dettato l’agenda politica per oltre vent’anni. Dopo tanto parlare di Draghi, questi sono i giorni di Silvio Berlusconi (Felicità Pubblica)

Invece la voglia matta di Berlusconi è stata ed è usata da una politica tutta poco seria per restare acquattati. Salvini e Meloni acquattati dietro Berlusconi presidente per l’incapacità e politica pavidità di entrambi nel proporre una candidatura nazionale (altro che patriota…). (Blitz quotidiano)

Luned 17 gennaio 2022, le grandi e piccole manovre sono appena cominciate. E si delineano strategie che a poche ore dal loro lancio appaiono gi sul punto di sbriciolarsi. (GameGurus)

AgenPress – “Io considero la candidatura di Berlusconi persino indecente, e non è questione di formalità. “Innanzitutto ripeto che consiglierei a tutti di non sottovalutare la candidatura di Berlusconi. (Agenpress)

Ma Letta ieri - dopo aver anche confidato a Gasparri: «La caccia di Sgarbi? Ovvero: nel marasma del centrosinistra, gli altri invece hanno un nome, una coalizione unita e una strategia, tanto vale premiare questa. (ilmessaggero.it)