Biden impantanato in Medio Oriente

Joe Biden aveva inaugurato la sua presidenza, in termini di politica estera, con il ritiro dall’Afghanistan mal gestito, contestatissimo, che, però, aveva una logica precisa: disimpegnare l’America dal Medio Oriente. Tutto quello che è accaduto negli ultimi 6 mesi, e, a maggior ragione ,negli ultimi 2-3 giorni, sta dimostrando che quella missione non gli è riuscita. L’America è ancor più impelagata in un conflitto mediorientale. (Corriere TV)

Su altre testate

Non si è scritto abbastanza del disastro dell’amministrazione Biden in Medio Oriente. (Nicola Porro)

L'uomo si trova ora in caserma dai Carabinieri. Nessuno dei feriti è grave. (Il Messaggero Veneto)

Nella Casa Bianca anche le mura hanno le orecchie: meglio parlare poco, specialmente verso l’esterno. A meno che Washington non abbia interessa a far trapelare rumors, indiscrezioni o vere e proprie notizie. (Il Faro online)

È la strategia dell’amministrazione Biden in uno dei momenti più drammatici della recente storia del Medio Oriente. Nelle ore successive all’attacco iraniano a Israele, non c’è stata solo la telefonata tra Biden e Benjamin Netanyahu. (Il Fatto Quotidiano)

Poi, valutando la modalità “telefonata” con cui è stato condotto l’attacco e il suo impatto limitato, ha deciso che era meglio mantenere un profilo basso, sperando che la sua assenza dai riflettori avrebbe contribuito a calmare la situazione. (L'HuffPost)

Il Presidente Joe Biden ospita il Primo Ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani per colloqui che si svolgono in un momento in cui il livello di tensione in Medio Oriente è sempre più alto. Il forte aumento dei timori per la sicurezza ha sollevato ulteriori interrogativi sulla sostenibilità della presenza militare americana in Iraq, che dura da due decenni e dalla quale sono partiti o sono stati lanciati alcuni dei droni e dei missili che sabato hanno attaccato Israele. (RaiPlay Sound)