Come cambia il processo civile con la riforma Bonafede

Insomma, ha concluso il Guardasigilli, «nel codice di procedura civile ci saranno meno regole valide per tutti i processi».

BONAFEDE: «SI PASSA DA TRE A UN SOLO RITO». «Siamo al lavoro e sono sicuro che raggiungeremo un’intesa per poter garantire la ragionevole durata dei processi», ha ripetuto Bonafede.

Una riforma, ha assicurato il guardasigilli Alfonso Bonafede, considerata «prioritaria dal 90% degli italiani». (Lettera43)

Se ne è parlato anche su altri media

Sono alcuni dei punti del disegno di legge delega, approvato dal consiglio dei ministri del 6 dicembre 2019, per la riforma del processo civile. Un solo rito. (Italia Oggi)

Il testo, riporta il comunicato ufficiale di Palazzo Chigi, contiene disposizioni destinate a incidere profondamente sulla disciplina del contenzioso civile, nell’ottica della semplificazione, della speditezza e della razionalizzazione delle procedure, fermo restando il rispetto delle garanzie del contraddittorio. (Adnkronos)

Dimezzare la durata delle cause civili, eliminando 'tempi morti' e lungaggini processuali: questo l'obiettivo dichiarato dal Guardasigilli Alfonso Bonafede della riforma che arriva al vaglio del Consiglio dei ministri. (AGI - Agenzia Italia)

La riforma "per il 90% degli italiani è la priorità nel sistema giustizia" ha detto lo stesso Bonafede, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. L'obiettivo "è quello di dimezzare i tempi del processo" ha detto il ministro Bonafede, aggiungendo che nel ddl di riforma sono previste "sanzioni" per chi intraprende cause temerarie. (Adnkronos)

Sommario. Finalità. Alla riforma strutturale del processo civile, come ha chiarito il premier Conte, l’esecutivo ha assegnato l’obiettivo di garantire “maggior efficienza, e quindi di un clima più favorevole agli investimenti e alla business community. (Altalex)

Poi il guardasigilli è passato a esporre le novità del processo civile: oltre al passaggio da tre riti a uno, anche il perimetro della causa verrà ” definito 10 giorni prima che le parti compaiano davanti al giudice”. (Il Fatto Quotidiano)