Fisco, Guerra (Mef): nessun ingorgo per il pagamento delle cartelle - ItaliaOggi.it

Lo ha assicurato, in un'intervista a Radio 1, la sottosegretaria all'Economia Maria Cecilia Guerra.

"In merito alle cartelle esattoriali non avremo un ingorgo, il governo ha già deciso di spalmare le notifiche a cittadini e imprese degli atti rimasti in sospeso.

"Ora si prevede il pagamento di tutti gli arretrati.

Probabilmente ci sarà un modo di diluire questo pagamento

Niente ingorgo di pagamento. (Italia Oggi)

Se ne è parlato anche su altre testate

La verifica della singola cartella. Cartella in mano, il contribuente può verificare se rientra o meno nello stralcio delle cartelle esattoriali. Dunque, ai fini dello stralcio delle cartelle esattoriali, non bisogna considerare l’importo totale della cartelle ma il singolo carico in essa indicato. (InvestireOggi.it)

Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati Un vademecum per fare chiarezza sulle nuove scadenze fiscali, con tutte le indicazioni pratiche e la risposta alle domande più frequenti. (ilmattino.it)

La sottosegretaria ha parlato anche di salario minimo sottolineando che “può essere un anello di una politica”, purché “più ampia”. In secondo luogo occorre arrivare dove non si arriva con il contratto nazionale“ (QuiFinanza)

Tra l’altro, nella riforma del Fisco è prevista anche la fusione per incorporazione di AdER (Agenzia Entrate – Riscossione, ex Equitalia) in Agenzia delle Entrate, dopo una prima fase transitoria. In questo modo, si darebbe ai contribuenti il tempo per aderire eventualmente alla Rottamazione quater in arrivo, se non nella Legge delega di Riforma fiscale almeno nella Legge di Bilancio 2022 o nel Decreto fiscale collegato. (PMI.it)

Queste persone devono assumersi le responsabilità delle loro scelte fino in fondo" (La7)

Il sopra citato termine, tuttavia, è vincolante solo per la cancellazione dato che, secondo la legge, ogni cittadino può integrare/modificare le dichiarazioni di imposta entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di invio della documentazione al Fisco. (ilGiornale.it)