Paolo Damilano candidato sindaco a Torino per il centrodestra: adesso è ufficiale

L'ufficializzazione è arrivata questo pomeriggio al termine del tavolo di coordinamento tra Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.

Paolo Damilano è ufficialmente il candidato sindaco per il centrodestra a Torino.

Da oggi siamo ancora più concentrati sull’obiettivo di rendere di nuovo Torino bellissima", ha concluso il candidato sindaco del centrodestra

"L'unità e la squadra sono un elemento fondamentale per la ricostruzione, bisognerà agire in fretta e più siamo meglio possiamo farlo. (TorinoToday)

Se ne è parlato anche su altre testate

Si sente pronto a conquistare Palazzo civico in una elezione che forse per la prima volta rende Torino contendibile dal centrodestra Paolo Damilano, 55 anni, imprenditore nel settore del beverage: ha un’azienda di vini con suo fratello Mario e un’altra che produce acque minerali a marchio Valmora. (Corriere della Sera)

Prima dell’investitura ufficiale aveva cominciato la sua campagna elettorale tappezzando la città con manifesti della sua lista civica “Torino Bellissima” “Piena sintonia nel centrodestra che ha scelto Enrico Michetti candidato sindaco per Roma Capitale, in ticket con Simonetta Matone che sarà prosindaco. (Il Riformista)

Oltre alle aziende di vino (Barolo) e acque minerali, Damilano vanta precedenti esperienze in ruoli pubblici: è l’attuale presidente della Film commission piemontese, ha avuto incarichi al Museo del Cinema che Torino ospita nella Mole Antonelliana. (Corriere della Sera)

«Si è registrata piena sintonia, il centrodestra ha scelto Enrico Michetti candidato sindaco per Roma Capitale, in ticket con Simonetta Matone che sarà prosindaco», ovvero vice, ha precisato il segretario leghista. (Corriere della Calabria)

Dovremo lavorare insieme per riportare Torino all'altezza della sua storia e dei talenti della sua straordinaria comunità. Sarà Paolo Damilano il candidato del centrodestra per le elezioni comunali di Torino. (Fanpage.it)

Adesso dovremo essere bravi a mantenere il passo fino ad ottobre». «Le primarie sono servite al centrosinistra per imboccare una parabola che tende verso l’alto e ci hanno permesso di recuperare il terreno perso in questi mesi. (La Stampa)