Covid, la Danimarca riapre tutto: primo paese dell'Unione Europea

Ad aprile la Danimarca era stato il primo Paese in Europa a imporre il certificato sanitario digitale per l'ingresso in bar, ristoranti, musei, impianti sportivi, teatri, eccetera.

Nel Paese i contagi quotidiani, seppure calati, restano nell'ordine delle centinaia, ma concentrati soprattutto fra i giovanissimi e in forma prevalentemente non grave, con un impatto sui ricoveri ospedalieri ora molto basso e un bilancio medio di morti giornalieri quasi azzerato

Stop alle misure restrittive anti-Covid in Danimarca, compreso l'obbligo del Green Pass in versione locale per entrare nelle discoteche e negli stadi, dopo che le autorità sanitarie hanno giudicato la pandemia "sotto controllo" e il coronavirus "non è più una minaccia critica". (IL GIORNO)

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Il paese scandinavo aveva cominciato ad allentare progressivamente le restrizioni per arginare la pandemia già ad agosto. Da oggi infatti non è più necessario mostrare il green pass nemmeno per entrare nelle discoteche e night club. (Tuscia Web)

Perché la Danimarca dice addio alle restrizioni. Intanto va detto che la Danimarca ha un tasso di vaccinazione invidiabile. Per le autorità il virus non è più una minaccia sociale: il senso di responsabilità degli abitanti sta facendo la differenza. (Today.it)

Oltre l'80% delle persone di età superiore ai 12 anni ha avuto le due somministrazioni di vaccino. (LaPresse) Dopo 548 giorni di restrizioni per limitare la diffusione di Covid-19, l'alto tasso di vaccinazione della Danimarca, ha permesso al Paese di diventare una delle prime nazioni dell'Unione Europea a revocare tutte le restrizioni. (Corriere TV)

Ultime misure restrittive anti-Covid rimosse da ieri in Danimarca, compreso l’obbligo del Green Pass in versione locale per entrare nelle discoteche e negli stadi, dopo che le autorità sanitarie hanno giudicato la pandemia “sotto controllo” e il coronavirus “non più una minaccia critica”. (95047)

Non serve più neppure per entrare nelle discoteche o negli stadi, dopo le molte limitazioni già revocate dal primo settembre dal governo guidato dalla socialdemocratica Mette Frederiksen. Nell'annunciare che il Covid non rappresenta più "una minaccia grave" nel Paese, e che la pandemia è "sotto controllo", le autorità hanno giustificato la decisione con il successo del piano vaccinale, che finora ha completamente immunizzato il 75% della popolazione sopra i 12 anni. (laRegione)

Abbiamo aperto la porta, ma possiamo chiuderla, se necessario” ha dichiarato il professore di virologia dell’Università di Aarhus Soeren Riis Paludan. I contagi registrati in questi giorni rimangono alla quota di poche centinaia e in prevalenza riguardano persone molto giovani che sopportano bene la malattia, non incidendo così sui ricoveri giornalieri e di conseguenza sulla pressione sul sistema sanitario (ticinolive)