Buon punto per un Bologna divertente e fin troppo sfrontato. Palacio e Vignato grande coppia, evitabili gli errori sui gol della Fiorentina

Bologna-Fiorentina 3-3: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.

CONTRO. L’eccessiva esposizione agli attacchi avversari – Pur apprezzando la sfrontatezza del mister e il calcio che ha sempre proposto da quando è a Bologna, ieri abbiamo assistito a qualche ‘follia tattica’ di troppo.

Gli errori sui gol subiti – Il rigore per la Fiorentina lo causa Soumaoro con un’ingenuità simile a quella che il francese aveva commesso nella partita casalinga contro il Milan

La storica tripletta di Palacio – Sono felice anche per l’altra metà della coppia-gol che si è formata ieri. (Zerocinquantuno.it)

La notizia riportata su altri media

Ma la priorità è restare in Emilia, ecco perché il Bfc spera di strappare la firma fino a giugno 2022, quando Palacio avrà superato ampiamente i quarant'anni Un motivo in più per avvicinarsi. (Tuttobolognaweb)

È vero, il Barcellona era interessato a me, ma alla fine ho preferito il Bologna. È LA POTENZA DELLA FIABA SPORTIVA». Matteo Vicino ha scritto su Facebook: «C’è dentro una sceneggiatura. (Zerocinquantuno.it)

Ieri pomeriggio Walter Sabatini, direttore delle aree tecniche di Bologna e CF Montréal, è intervenuto ai microfoni dell’emittente napoletana 1 Station Radio durante la trasmissione Il sogno nel cuore. (Zerocinquantuno.it)

Insomma, se siamo in quella posizione, è perché ce la siamo meritata”. Nell’analizzare il pareggio contro il Bologna aggiunge: “Come i tre gol di Palacio, che non segnava da un’era geologica e che è stato agevolato da una difesa fatta a fette e superata dalle verticalizzazioni di un ragazzino bravo ma ancora acerbo. (fiorentinanews.com)

Non solo, è stato prezioso anche in fase difensiva fermando Vlahovic ormai lanciato verso Skorupski. Il Bologna deve ringraziare Tullio Tinti che scelse i rossoblù come club per far crescere Vignato. (Tuttobolognaweb)

Palacio corre, e spesso poi deve fermarsi e scaricare a un compagno vicino, o viene chiuso in rimessa laterale. Ventuno giocatori narcotizzati e un po’ maneschi, e in mezzo a loro Rodrigo Palacio a scattare come se da quello dipendesse la continuazione del mondo. (L'Ultimo Uomo)