"Mps, non siamo il problema ma le vittime, scioperiamo e scusate il disturbo": la lettera dei dipendenti Mps

Altri presidi nei cuori di Roma (in piazza Montecitorio), Milano (in piazza Fontana) e Bari (in piazza Aldo Moro)

Un presidio "per contrastare le ricadute occupazionali, sociali ed economiche sulla città e sull'intero territorio" e "a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dell'indotto Mps", spiegano i sindacati.

"Avete sentito parlare della nostra banca come di un problema, noi siamo quelli che ci lavorano con dedizione, abbiamo fatto sacrifici e vediamo incerto il futuro, per questo oggi scioperiamo, siate solidali e scusate il disturbo". (La Repubblica Firenze.it)

Ne parlano anche altri giornali

Mps, Bpm si sfila: niente operazione spezzatino con Unicredit. Per avere dati oggettivi sull'adesione a livello nazionale, sarà necessario attendere lunedì 27 settembre. Così l'attenzione si è spostata dai dipendenti della banca al palco in piazza Salimbeni. (Corriere di Siena)

Un tavolo, ribadiamo, necessario a chiarire quanto effettivamente questa ipotetica operazione sia garantista per il sistema creditizio italiano, sollecitando altresì lo studio di ipotesi alternative tese a non distruggere il patrimonio del gruppo Mps. (Il Cittadino on line)

La responsabilità non è nostra ma siamo noi, lavoratrici e lavoratori del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, a rischiare di pagarne il conto Oggi siamo in sciopero perché il nostro futuro è incerto. (FIRST CISL)

Così, i dipendenti di Banca Mps, annacquati tra i vessilli sindacali, hanno lasciato campo libero a una manifestazione a tutto tondo. E neanche in numeri importanti, come la loro lettera di giovedì avrebbe lasciato presupporre. (Corriere Fiorentino)

E la richiesta, lanciata dai sindacati a fine aprile, di essere coinvolti nel dibattito sul futuro del Monte dei Paschi, sarebbe stata accolta. Così finisce lo sciopero, con il sogno di un piano B che rianimi le ambizioni e la storia del Monte (LA NAZIONE)

E, nelle due rimaste aperte, la clientela costretta, in coda, a lunghe attese. Ed è proprio su Trieste, dove Mps conta una novantina di addetti, che potrebbero emergere concrete difficoltà per motivi legati alla normativa Antitrust. (Il Piccolo)