Covid, il vaccino Pfizer meno efficace dopo sei mesi: ipotesi terza dose sempre più concreta

Secondo i dati dello studio, tra sette giorni e due mesi dopo la seconda dose, l’efficacia del vaccino contro il Covid-19 era del 96,2%; tra i due e i quattro mesi successivi, l’efficacia è calata al 90,1%; mentre da quattro a sei mesi dopo il completamento del ciclo vaccinale, l’efficacia è dell’83,7%.

L’ultimo studio supportato proprio dalle aziende Pfizer e BioNTech, pubblicato sul sito medRxiv in preprint, cioè non ancora sottoposto a revisione paritaria, ha analizzato l’efficacia del vaccino di Pfizer dopo 6 mesi dal completamento del ciclo. (Corriere dell'Umbria)

La notizia riportata su altre testate

Il capo della ricerca e sviluppo dell’azienda farmaceutica ha detto che si aspetta che la terza dose sia “un po’ più duratura” della seconda dose. Il vaccino Moderna, invece, sarebbe efficace al 90% contro il Covid-19 sintomatico e al 95% contro la malattia grave dopo sei mesi, ha detto la società in aprile (IVG.it)

Il vaccino Moderna è efficace al 90% contro il Covid-19 sintomatico e al 95% contro la malattia grave dopo sei mesi, ha detto la società in aprile, ma Johnson & Johnson non ha rivelato i dati di efficacia a sei mesi, riferisce Stat News. (StatoQuotidiano.it)

Ma la percentuale diminuisce del 6% circa ogni due mesi, scendendo all’83,7% dopo circa quattro-sei mesi.” Alla luce, evidentemente, della diffusione della variante Delta, che in America è attualmente quella dominante, e dell’aumento improvviso dei contagi. (Il Veggente)

La terza dose di vaccino Pfizer avrebbe un'efficacia notevole contro la variante Delta del coronavirus. Una terza dose del vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNTech induce "titoli di anticorpi neutralizzanti contro la variante Delta che sono più di 5 volte superiori nelle persone più giovani e oltre 11 volte maggiori nelle persone anziane, rispetto a 2 dosi", evidenziano i dati diffusi da Pfizer in relazione all'efficacia del vaccino. (Adnkronos)

La società prevede di pubblicare dati più definitivi sull'analisi nell'ambito delle discussioni in corso con FDA, EMA e altre autorità di regolamentazione nelle prossime settimane. Una cifra molto più alta dei 26 miliardi di dollari su cui il gruppo ha dichiarato di puntare a maggio (AgrigentoNotizie)

Dopo due anni scolastici azzoppati dalla pandemia, la prova del nove scatta a settembre. Che passa inevitabilmente dalle vaccinazioni, quelle degli operatori scolastici – insegnanti, personale non docente – e quelle dei ragazzi dai 12 anni in su, i «vaccinabili» che abbracciano sostanzialmente la parte conclusiva delle scuole medie e tutto il quinquennio delle superiori. (L'Eco di Bergamo)