Guarda le prime immagini drammatiche della navicella spaziale Juno della NASA catturate mentre navigava dal globo ghiacciato, Ganimede

Usando il suo filtro verde, l’imager a luce visibile della navicella spaziale JunoCam ha catturato quasi un intero lato della luna coperto di ghiaccio d’acqua.

La navicella invierà più immagini dal volo di Ganimede nei prossimi giorni, con le immagini iniziali di JunoCam disponibili Qui.

Lockheed Martin Space a Denver ha costruito e gestito la navicella spaziale

“Questa è la navicella spaziale più vicina a questa luna gigante in un’intera generazione”, ha affermato il ricercatore principale di Juno Scott Bolton del Southwest Research Institute di San Antonio (Conca Ternana Oggi)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Ci prenderemo del tempo prima di trarre conclusioni scientifiche, ma fino ad allora possiamo semplicemente meravigliarci di questa meraviglia celeste: l’unica luna nel nostro sistema solare è più grande di Mercurio”. (SanSeveroTV)

Transitato a poco più di mille chilometri dalla superficie, Juno è stato il mezzo spaziale più vicino dai tempi della sonda Galileo, che incontrò il grande satellite gioviano nel maggio del 2000. Juno è arrivato a destinazione nel 2016 e continuerà a raccogliere dati almeno fino al 2025 grazie ai suoi nove strumenti di bordo (laRegione)

Dettagli delle due fotografie del satellite di Giove. Il JunoCam utilizzato un filtro verde per catturare l’immagine che è stata caricata in quelle ore Immagini di Ganimede catturate dalla NASA Juno. Giunone NASA è riuscito ad avvicinarsi alla luna più grande di Giove (e anche più grande del pianeta Mercurio), Ganimede, catturando con successo immagini particolarmente dettagliate. (HamelinProg)

KEYSTONE/AP sda-ats. Questo contenuto è stato pubblicato il 09 giugno 2021 - 12:10. (Keystone-SDA). Sono arrivate dalla sonda Juno dell'agenzia spaziale statunitense Nasa le prime immagini di Ganimede, il più grande satellite di Giove e del Sistema solare. (tvsvizzera.it)

La sonda ha scattato queste immagini da poco più di mille chilometri, regalando agli scienziati foto dettagliatissime dei crateri e dei misteriosi canali di Ganimede, forse dovuti a movimenti tettonici. (Il Messaggero)

La missione è stata lanciata nel 2011 con lo scopo di studiare Giove e alcuni dei sui principali satelliti tra cui appunto Ganimede, studiato per la prima volta da Galileo Galilei nel 1610. Crateri e lunghe strutture che potrebbero essere i segni lasciati da movimenti tettonici: appare così la superficie ghiacciata di Ganimede, la più grande luna di Giove e del Sistema Solare, nelle immagini più dettagliate di sempre, catturate dalla sonda Juno della Nasa nel passaggio ravvicinato del 7 giugno. (Giornale di Sicilia)