Non entreremo nei consultori, ma migliaia di donne costrette ad abortire da povertà e solitudine

“Non abbiamo nessuna intenzione di entrare nei consultori, perché il nostro ambito di azione è la sensibilizzazione pubblica e l’influenza politica con campagne nazionali. Ciò non toglie l’urgenza di riportare i consultori al ruolo per cui furono pensati dalla Legge 194, cioè luoghi dove le donne possano essere aiutate a trovare alternative concrete all’aborto rimuovendo quelle situazioni di disagio socio-economico o di solitudine e abbandono che rendono l’autodeterminazione un vuoto slogan politico. (provitaefamiglia.it)

Ne parlano anche altre testate

Sostegno all’inserimento lavorativo per le donne vittime di violenza? Sì, ma soltanto se sfregiate, se sul volto portano i segni. (L'HuffPost)

«È gravissimo questo ennesimo assalto alla libertà di scelta della donna: l’emendamento al DL PNRR che apre la strada per la presenza delle associazioni pro-life nei consultori è un ulteriore colpo alla legge 194/1978. (Impresa Italiana)

Le questioni di coscienza non sono posizioni di partito. Mai stata idea del Governo cambiare la legge 194." Ha dichiarato Antonio Tajani, leader di Forza Italia, durante una conferenza stampa. (Tiscali Notizie)

Ma a pochi giorni dalla risoluzione votata a Bruxelles per inserire l’aborto tra i diritti fondamentali dell’Ue e per vietare i finanziamenti ai «gruppi anti-genere e anti-scelta», la destra italiana ha pensato bene di rafforzare la mistificazione con la quale da anni le organizzazioni antiabortiste si presentano come formazioni sociali di base a supporto delle donne madri. (il manifesto)

Aborto, sit-in di protesta contro emendamento Fdi: “Fuori pro vita dai consultori” 16 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)

Psicologa, operatrice per 38 anni in un consultorio di Roma, da 5 in pensione, ora è attivista della Rete nazionale consultori. Roma — Dai consultori in cui ha trascorso la vita, Rita Cortonesi ha partecipato alla lotta femminista per l’autodeterminazione ed è stata testimone dell’attacco costante cui viene sottoposta. (la Repubblica)