Pos, i più penalizzati sono i benzinai, ma anche i baristi dicono: “Col caffè ci perdiamo”

Circa 10 euro ogni 100 di incasso. Questo, in media, e con le dovute distinzioni, il costo delle transazioni elettroniche per gli esercenti. Le commissioni, infatti, variano in base alla banca e alle convenzioni stipulate. Costi ai quali va aggiunto il canone mensile del Pos che, di solito, sale al diminuire delle commissioni. Mentre imperversa la polemica sul tetto dei 60 euro, tanto da far ipotizzare alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni un dietrofront, dai tassisti ai commercianti la richiesta è unanime: “Intervenire per abbassare commissioni e costi di gestione” senza limitare i pagamenti con moneta elettronica. (altovicentinonline.it)

Ne parlano anche altri giornali

Pos, quanto costa per i commercianti tra canone e commissioni a cura della redazione Economia (ansa) (la Repubblica)

Adesso, si prevede il limite di 60 euro che nella discussione della manovra alle Camere potrebbe essere ridotto a 40. Di Barbara Palombi La manovra economica del governo Meloni prevede la possibilità di abolire i pagamenti con il pos inferiori ai 60 euro. (il Resto del Carlino)

Uno studio di Bankitalia ha evidenziato che il costo del Pos non sempre è svantaggioso rispetto al contante, come purtroppo molti esercenti credono. In percentuale del valore della transazione, il costo privato del contante risulta più elevato a causa dei maggiori oneri legati alla sicurezza. (I-Dome.com)

Nella sua audizione di ieri però la Banca d'Italia ha citato ulteriori dati, facendo notare come pure la gestione del contante sia onerosa: non solo per le banche (tesi sostenuta da sempre dall'Abi) ma anche per gli stessi esercenti. (ilmessaggero.it)

Il governo sembra indeciso su quale debba essere esattamente la soglia sotto la quale togliere l’obbligo per gli esercenti di accettare pagamenti con carte e bancomat. Gli italiani prediligono ancora i contanti, ma negli ultimi anni il ricorso ai pagamenti elettronici è diventato sempre più comune. (Lavoce.info)

I dubbi riguardano quindi il rialzo del tetto al contante dal primo gennaio 2023 da mille a cinquemila euro e l’eliminazione delle multe per gli esercenti che non consentono di pagare con il Pos fino a 60 euro. (La Stampa)