Covid, la sorveglianza dovrebbe includere tutti i positivi. FAQ ISS

FAQ ISS Di. La sorveglianza per controllare l’evoluzione della pandemia “deve contenere i positivi e non solo i casi con sintomatologia più indicativa di Covid-19 (sintomi respiratori, febbre elevata, alterazione gusto e olfatto)”.

Covid, la sorveglianza dovrebbe includere tutti i positivi.

La definizione di caso utilizzata per la sorveglianza epidemiologica nazionale non comprende i contatti dei casi confermati e la stessa sorveglianza non ne monitora l’andamento nel tempo. (Orizzonte Scuola)

Se ne è parlato anche su altre testate

«I positivi asintomatici vanno conteggiati tra i casi Covid». Pertanto, la definizione di caso usata in sorveglianza non riveste alcun ruolo nel definire le misure di auto-sorveglianza e quarantena. (LaC news24)

«Oggi – spiega l’Emilia Romagna – i parametri includono pazienti che entrano in ospedale per altre patologie e poi risultano positivi ma senza sintomi. Il monitoraggio, secondo gli esperti dell’Iss: «deve contenere i positivi e non solo i casi con sintomatologia più indicativa di Covid-19 (sintomi respiratori, febbre elevata, alterazione gusto e olfatto)». (Open)

2022-01-14T07:11+0100. È importante che la sorveglianza contenga "tutti i positivi e non solo i casi con sintomatologia più indicativa di Covid-19". (Sputnik Italia)

Una scelta sbagliata soprattutto se a motivarla fosse solo il tentativo di evitare il passaggio in zona arancione e le restrizioni conseguenti. Il primo: l’Ecdc (organismo europeo di controllo delle malattie) «non ha cambiato la definizione di caso utilizzata per la sorveglianza delle infezioni da Covid». (Corriere della Sera)

La definizione di caso utilizzata per la sorveglianza epidemiologica nazionale non comprende i contatti dei casi confermati e la stessa sorveglianza non ne monitora l’andamento nel tempo. La definizione di caso utilizzata nella sorveglianza epidemiologica definisce le misure di isolamento? (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Gli esperti affermano che la definizione di caso di sorveglianza deve contenere tutti i positivi e non solo i casi di “sintomatologia più indicativa”, cioè sintomi respiratori, febbre elevata e alterazione di gusto e olfatto. (Fanpage.it)