Vaccino Covid, è più efficace se dopo ti senti male? Chi e come sviluppa l’immunità

“Il grande messaggio da far passare è che non avere effetti collaterali o avere effetti collaterali non gravi, non è un motivo per preoccuparsi”, ha affermato John Wherry, immunologo presso l’Università della Pennsylvania, a Scientific American.

Vaccino Covid, è più efficace se dopo ti senti male?

Medici ed esperti, infatti, hanno più volte tranquillizzato i pazienti: fare i conti con fastidiosi effetti collaterali è nella norma. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Secondo i primi dati da Israele, il vaccino Pfizer-BioNTech è parzialmente efficace contro la variante indiana e anche i primi test di neutralizzazione sul vaccino indiano Covaxin hanno mostrato una buona risposta. (Oggi Scuola)

Sono 46.471 le vaccinazioni eseguite finora dai medici di Medicina generale che continuano a contribuire in maniera efficace e puntuale all’avanzamento della campagna vaccinale della ASL di Bari. (MolfettaLive)

Da quando è stato fatto il diktat su anziani e fragili abbiamo avuto un +16% di media sugli over 80” (LaPresse) – In merito al numero di vaccini effettuati oggi “i dati delle 16.30 mi portano una forbice che va attorno al target” delle 500mila dosi giornaliere. (LaPresse)

La variante indiana mostra due mutazioni, chiamate E484Q e L425R, ed è già diffusa in Italia: tanto che è stata sequenziata a Firenze il 10 marzo L‘India si ritrova alle prese con una situazione di una gravità senza precedenti complice anche la nuova variante del virus. (L'Occhio)

Tra i 3mila beffati ci sono educatrici che operano nella fascia 0-6, nei nidi e nelle materne, indubbiamente la fascia più delicata. «Trentamila colleghi insegnanti, dirigenti e personale Ata sono stati vaccinati – dicono i firmatari della petizione – Manchiamo all’appello in 3mila: eravamo prenotati, siamo stati prenotati fino all’ultimo minuto dopo la decisione di sospendere per concentrarsi sugli anziani o altre categorie. (Cronache Maceratesi)

Dal possesso, spiega la Regione, di almeno un’esenzione nelle aree di patologia indicate nella "tabella 3" delle raccomandazioni del 10 marzo: malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, diabete e altre endocrinopatie, Hiv, insufficienza o patologia renale, malattie autoimmuni o immunodeficienze primitive, malattie epatiche, cerebrovascolari e oncologiche. (IL GIORNO)