Capodanno a Milano, sono stati veri e propri stupri di gruppo. Nei verbali il racconto delle vittime

Mentre qui siamo in presenza di una violenza di gruppo che considera la donna un giocattolo, una preda di cui disporre a piacimento.

asseriva di avere la sensazione che fosse stato proprio quel ragazzo che le aveva infastidite nella piazza ad andare a chiamare il resto del gruppo che le aveva assalite

Il branco si scatena all’ingresso della Galleria. È emerso un ulteriore episodio di violenza di gruppo avvenuto quella notte. (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altri giornali

Lo ha deciso il gip di Milano Raffaella Mascarino che ha convalidato il fermo e disposto la misura cautelare per il giovane accusato di violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni nelle indagini della Squadra mobile, coordinate dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo (Ansa)

"Vorrei che quello che ho fatto non fosse stato invano" ammette la giovane, che è restata in contatto con la 19enne Preferivo non essere indifferente, non volevo tornare a casa sapendo che potevo fare qualcosa e non l'avevo fatta". (Adnkronos)

Lo scrive il gip Mascarino nell'ordinanza di custodia in carcere per il 18enne fermato due giorni fa nell'inchiesta sulle aggressioni di Capodanno a Milano Siamo così cascate, e mi sono ritrovata per terra, senza riuscire a rialzarmi e sentendomi soffocare, ho iniziato a pensare di morire. (leggo.it)

Abdallah Bouguedra è uno dei due giovani arrestati dalla polizia per le molestie di piazza del Duomo a Milano nella notte di capodanno. Le foto in palestra sono alternate a quelle in città, a Torino e a Milano, in cui posa quasi come se fosse un consumato modello. (ilGiornale.it)

Ho pensato che stessero facendo una rissa, così ho preso il telefono in mano e ho fatto partire il video, come faccio spesso. Preferivo non essere indifferente, non volevo tornare a casa sapendo che potevo fare qualcosa e non l'avevo fatta". (MilanoToday.it)

Una tecnica precisa: avvicinare in due la vittima con una scusa, un complimento, la richiesta di amicizia su Instagram, creare all'improvviso grande confusione e, facendo con gli altri arrivati tutti assieme un muro umano per nascondere l'azione, a quel punto accerchiare la vittima e metterle le mani addosso (La Repubblica)