Umbria, stanati altri furbetti del reddito di cittadinanza: dovranno restituire 65mila euro

Nei loro confronti immediata è stata la denuncia penale, la revoca del beneficio con efficacia retroattiva e la richiesta di restituzione di una somma totale pari a 65mila euro, indebitamente percepiti.

Attraverso il controllo incrociato e la stretta collaborazione con Inps di Terni i militari hanno scoperto tre cittadini romeni che avevano attestato falsamente di essere residenti a Montecastrilli da almeno 10 anni ed un italiano per aver omesso di dichiarare di essere sottoposto ad una misura cautelare personale. (PerugiaToday)

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Solo il 44% dei nuclei bisognosi ne usufruisce e dunque oltre la metà delle famiglie ne rimane privo. Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . In mezzo a scontri ideologici, battaglie politiche e una melassa di luoghi comuni ci sono loro: i poveri. (Avvenire)

2' di lettura. Si è tenuto questa mattina l’atteso incontro tra il premier Mario Draghi e il leader M5s Giuseppe Conte sullo spinoso tema della riforma della giustizia. “Ho assicurato il contributo del M5S” sulla giustizia. (Il Sole 24 ORE)

Non avevano i requisiti necessari, ma sono riusciti lo stesso a incassare il reddito di cittadinanza. In tutto quasi tre milioni e mezzo di euro incassati da chi non ne aveva diritto, perché privo della residenza o del soggiorno sul territorio nazionale per dieci anni (di cui gli ultimi due continuativi). (La Repubblica)

Sono stati individuati a seguito degli ordinari controlli sul territorio effettuati sinergicamente dai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro e gli altri reparti dell’Arma operanti sul territorio. Dall’inizio del 2021 i Carabinieri di Rieti hanno bloccato l’indebita percezione del beneficio del reddito di cittadinanza a 10 persone, sei romeni e quattro italiani, segnalandoli alla Procura della Repubblica di Rieti. (Terni in rete)

Fu infatti traumatico veder sostituire il Reddito di inclusione (Rei) col Rdc. Abbiamo ora l’occasione di ritornare sul tema della povertà, perché l’agenda politica lo ha rimesso in luce (Avvenire)

Il titolare dell’opificio è stato denunciato a piede libero e gli è stata comminata una sanzione per circa 190mila euro oltre al sequestro dell’attività di Antonio Crispino. Dei 26 operai non in regola, 6 percepivano il reddito di cittadinanza: fino a 1180 euro al mese. (Corriere della Sera)