Coronavirus, il piano promesso da Zaia è impossibile: non 21mila tamponi al giorno, ma al massimo 4mila…

E questo nonostante tutti si stiano impegnando al massimo, schierando il meglio della scienza medica del Veneto.

In perfetto stile da comunicazione di guerra, con un mix di verità, mezze verità, promesse e paure, il governatore leghista del Veneto Luca Zaia presenta il piano sanitario per far fronte al coronavirus, un mese dopo la prima vittima.

Nella realizzazione del piano veneto saranno coinvolti 714 operatori del Dipartimento di prevenzione della Regione (medici, infermieri, tecnici, operatori sanitari) e una quindicina di squadre della Croce Rossa. (Il Fatto Quotidiano)

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In questa maniera, dovrebbe essere reso possibile ottenere una cinquantina di dispositivi di questo tipo, solamente nel settore pubblico. Abbiamo chiesto 200 respiratori al Governo e alla Protezione civile, a oggi ne sono arrivati una cinquantina. (La voce di Rovigo)

Sale la conta dei decessi per coronavirus in Veneto: il bollettino regionale aggiornato alle 8 di questa mattina, martedì 24 marzo, segna 5.948 contagiati e 216 vittime. Il contagio, dunque, in Veneto non accenna ad arrestarsi e si trova vicinissimo a raggiungere i 6mila contagiati. (La voce di Rovigo)

In Lombardia, è stato fatto un tampone ogni 4: c'è una differenza di 40 volte, i casi non possono essere 25mila ma molti di più". Noi in Veneto abbiamo fatto 53mila tamponi per 4mila casi, con una media di un tampone ogni 10. (il Corriere delle Alpi)

“Il governo ha stanziato 25 miliardi con il “Cura Italia”, ma ci vorrà una seconda fase: quella della cura da cavallo. E poi lancia un’idea: “Io capisco l’emergenza – dice – non sono un burocrate: ma certi decreti andrebbero scritti con le Regioni, lo dico con spirito di collaborazione. (AGI - Agenzia Italia)

Così il presidente del Veneto, Luca Zaia ha presentato oggi il "piano urgente" della Regione contro il coronavirus, e che prevede di fare campioni "a tappeto" su operatori sanitari e popolazione. "Mancano materiali, abbiamo difficoltà a portare avanti questa cosa, ma la portiamo avanti, ci crediamo - ha detto Zaia -. (L'Unione Sarda.it)

In tal senso si dovrebbe quindi arrivare ad un punto in cui crescono i casi positivi rilevati, ma si rallentano i ricoveri ospedalieri, quindi anche i ricoveri nelle terapie intensive. Così il presidente Luca Zaia nel corso dell'odierno punto stampa dedicato all'emergenza coronavirus (Verona Sera)