Gregoretti, quando Luigi Di Maio a settembre 2019 diceva: "Nessuna discontinuità col governo precedente in materia di immigrazione"

Luigi Di Maio, confermato al ministero degli Esteri da Mario Draghi, ha testimoniato oggi durante il processo sul caso Gregoretti che vede coinvolto Matteo Salvini.

E a confermare le parole del ministro degli Esteri nell'aula bunker spunta anche un'intervista risalente al settembre del 2019, nella quale Di Maio, fresco della nuova alleanza con il Pd, nega qualsiasi segno di discontinuità col governo precedente, quello giallo-verde, in materia di immigrazione. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre fonti

I fatti contestati risalgono all’estate del 2019, quando il titolare del Viminale negò lo sbarco dei migranti, ospitati dalla nave della Guardia Costiera Gregoretti, nel rispetto della legge allora vigente. (Nicola Porro)

“Ho sentito una ricostruzione coerente e corretta dei fatti: quello che facevamo, lo decidevamo e lo festeggiavamo insieme col merito di avere svegliato l’Europa”, ha affermato il leader della Lega, anche se Di Maio ha ricordato che la responsabilità delle decisioni amministrative spettavano all’allora ministro dell’Interno e che il “M5s ha sensibilità diverse da quelle della Lega” sul tema. (LA NOTIZIA)

Perfino sull'Europa e sui migranti Salvini sembra soddisfatto perché «nel suo discorso Draghi l'ha detto due volte: cambiare le norme europee. Anche lì la Lega vuole contare e avrebbe già ipotecato la poltrona di vicepresidente della Camera lasciata libera da Mara Carfagna. (Liberoquotidiano.it)

Governo Draghi, Salvini vuole i fedelissimi al Viminale Parole misurate, nessuna intenzione di buttare la croce addosso al leader della Lega, ma niente più di questo. (la Repubblica)

Poco prima delle 13, uscendo dall'aula bunker, con accanto la ex ministra Giulia Bongiorno, la sua legale di fiducia, Matteo Salvini si è fermato a parlare con i cronisti. "Se vogliamo aprire questo capitolo, ok, ma la preoccupazione e che passino altri tre mesi e di fare un processo nel processo. (Yahoo Notizie)

E’ la chiave di lettura di Matteo Salvini della quarta udienza dell’udienza preliminare per la sua richiesta di rinvio a giudizio per sequestro di persona per il ritardo nello sbarco dei migranti su nave Gregoretti nel luglio del 2019 ad Augusta (Siracusa). (La Sicilia)