Estorsioni e imposizioni: le mani del boss Bagalà nella ristrutturazione dell'Hotel dei Fiori di Falerna

Una situazione riscontrata anche dai Carabinieri che, nel corso di un controllo, hanno anche accertato la presenza di Bagalà nel cantiere.

I lavori di ristrutturazione subiranno il primo stop nel 2011 a causa di un sequestro penale della struttura per alcune irregolarità edilizie.

La ristrutturazione dell’Hotel dei Fiori. La società a luglio del 2006 inizia a muoversi per la ristrutturazione del rudere del plesso alberghiero “Hotel dei Fiori”, acquistando il terreno per 250mila euro. (Corriere della Calabria)

Su altre fonti

Con questo nome volevano dare il senso di oppressione in quel territorio da una cosca che si voleva porre come para-Stato”. Abbiamo poi accertato che la cosca Bagala’ aveva rapporti strettissimi con cosche di diversi. (CatanzaroInforma)

Numerose auto dei Carabinieri hanno fatto irruzione tra i vicoli del quartiere monrealese anche con l’ausilio di unità cinofile. Continuano i controlli da parte dell’Arma dei Carabinieri a Monreale, sempre attenta alle dinamiche della città e aperta a ogni necessità dei cittadini (Monrealelive.it)

Una figura marginale dunque all'organizzazione che - secondo l'ipotesi investigativa della Dda - avrebbe ricoperto ruoli di vertice in alcune società deputate a riciclare il denaro di provenienza illecita. (ArezzoNotizie)

E questa cosa qui io la so… la so ufficiosamente, perché me l’ha riferita il maresciallo dei carabinieri”. “Ora la notifica ancora non ce l’ho, ho avuto questa notizia in anticipo… ma tu hai capito che mi ha detto il maresciallo oggi? (Calabria 7)

E’ evidente che, accanto all’azione straordinaria di magistratura e forze dell’ordine, è urgente uno scatto di responsabilità da parte delle forze politiche, delle diverse realtà della società civile, dei singoli cittadini del nostro territorio che devono arrivare prima della magistratura a “bonificare” e “sradicare” ogni possibile compromesso con criminalità e zona grigia. (Corriere di Lamezia)

È stato nel corso di questa parentesi al Nucleo operativo radiomobile che Cardamone avrebbe commesso grossi illeciti. A questo punto i sospetti dei militari su chi avrebbe potuto rivelare la presenza della telecamera ricadono sul collega Cardamone. (Corriere della Calabria)