Ragazza trovata in strada in stato di choc, poi lei denuncia: “Stuprata nell’androne di un palazzo”

Un passate l’ha vista in stato confusionale alla fermata dei mezzi pubblici al civico 143 di corso Racconigi a Torino e ha chiamato un’ambulanza. Così una volta soccorsa una 29enne italiana ha raccontato di essere stata stuprata nella notte di ieri, martedì 16 aprile 2024, nell’androne di un palazzo. Il personale sanitario dell’ospedale Al Sant’Anna ha confermato la violenza sessuale. Sul caso sono in corso gli accertamenti dei carabinieri i carabinieri del comando provinciale. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

Una ragazza di 29 anni ha denunciato di essere stata violentata da uno sconosciuto a Torino, nella notte di martedì 16 aprile. Un passante l'ha trovata in stato di shock in strada, alla fermata dei mezzi pubblici al civico 143, e ha chiamato subito il 112. (Today.it)

I carabinieri sono a lavoro in queste ore per dare un volto e un nome allo stupratore che alcune sere fa ha violentato, dentro un androne di un palazzo, una donna trentenne, a Torino. (Il Messaggero Veneto)

A soccorrerla e a dare l'allarme un passante che ha sentito singhiozzi provenire vicino a una fermata dell'autobus e che ha chiamato il 118 e il 112. (Adnkronos)

A Torino, una donna trentenne è stata violentata nell’ androne di un palazzo nel quartiere San Paolo. Soccorsa da un passante, la vittima è stata portata in ospedale e successivamente ha denunciato l’aggressione ai carabinieri. (torinonews24.it)

La 29enne trovata in stato di shock in strada a Torino, soccorsa e trasportata in ospedale. Ora è caccia allo stupratore. (Fanpage.it)

Stando a quanto riferito dalla vittima e dal suo soccorritore, i fatti si sono verificati nella notte tra lunedì 15 e martedì 16 marzo. È all'incirca l'una, quando un uomo si avvicina alla fermata del bus di corso Racconigi nei pressi del civico 143: la sua attenzione viene attirata dai singhiozzi che sembravano provenire dallo stallo della fermata, dove il testimone scorge una ragazza accasciata a terra e in lacrime. (ilGiornale.it)