Usa, Cina e Russia: i troppi fronti e il rischio di fare il gioco di Xi e Putin

Inoltre, Pelosi doveva sapere che per Xi la visita sarebbe stata un affronto

Ora la superpotenza americana rischia un sovraccarico di impegni. Affrontare una crisi che ha aspetti militari è un’impresa seria.

Nancy Pelosi ha tutto il diritto di visitare Taiwan e di incontrare la presidente Tsai Ing-wen.

Una cosa, infatti, è il diritto di visitare Taiwan.

Ora, gli Stati Uniti sono finiti in questa situazione: grande sforzo per sostenere l’indipendenza dell’Ucraina, impegno obbligatorio per sostenere Taiwan. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Non significa che non vogliamo il dialogo con la Cina: ci sono aree in cui è nel nostro interesse. Considerato che la notizia era diventata pubblica, era esattamente la cosa giusta da fare», dice Leon Panetta, ex capo della Cia e poi del Pentagono. (Corriere della Sera)

I quattro droni sono stati avvistati mentre sorvolavano Kinmen, Lieyu e l’isolotto di Beiding, secondo il Kinmen Defense Command Nel terzo giorno di esercitazioni militari su vasta scala intorno all’isola, la Cina sta simulando un vero e proprio attacco contro Taiwan (Il Fatto Quotidiano)

È quanto ha detto il ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, secondo cui "la Cina ha usato le esercitazioni e il suo manuale militare per prepararsi all'invasione di Taiwan". Nel frattempo, le esercitazioni militari cinesi intorno a Taiwan vanno avanti (L'Unione Sarda.it)

Taiwan non ha mai riconosciuto né è mai stata soggetta alla Repubblica popolare cinese, istituita da Mao Zedong nel 1949. Checché ne dica la propaganda del Partito comunista cinese, il problema della crisi taiwanese non risiede nella visita di Nancy Pelosi in sé. (Panorama)

Taiwan: Cina cerca di destabilizzarci. Gli aerei e le navi da guerra cinesi, spiegano le autorità taiwanesi, hanno attraversato la linea mediana dello Stretto in una continua dimostrazione di forza mirata a destabilizzare. (Il Sole 24 ORE)

A novembre vuole essere rieletto per la terza volta". (Foto ANSA/SIR). “Non ci sentiamo l’Ucraina dell’Asia, perché non c’è nessun interesse a scatenare una guerra adesso. “Non ci sentiamo l’Ucraina dell’Asia, perché non c’è nessun interesse a scatenare una guerra adesso”. (Servizio Informazione Religiosa)