Outlook | Gli orizzonti della Federal Reserve
Le nubi all’orizzonte ci sono: dalla variante Delta alle difficoltà di Joe Biden nel fare approvare le prossime manovre di bilancio; l’inflazione; infine i tremori che vengono dalla Cina con il rischio di crac del colosso immobiliare Evergrande
La Federal Reserve vede un orizzonte sereno, perciò si prepara a ridimensionare gradualmente le misure di emergenza a sostegno dell’economia.
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Il tasso di interesse di riferimento rimarrà inizialmente nella fascia bassa dello 0,0-0,25 percento, ha annunciato mercoledì la banca centrale dopo la riunione sui tassi di interesse a Washington. L’analista Elmar Felker della Landesbank Baden-Wrttemberg ha affermato che la Fed sta consigliando un’entrata anticipata nell’uscita dalla politica monetaria ultra-allentata. (Toscana Calcio)
A giugno, la proiezione mediana non indicava aumenti dei tassi fino al 2023. L’inflazione, secondo la misura preferita dalla Fed, è stata del 4,2% nei 12 mesi fino a luglio, ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della banca centrale (Nicola Porro)
In particolare, sei membri prevedono un incremento del costo del denaro il prossimo anno, mentre tre stimano che i ritocchi all'insù saranno due Quanto all'inflazione è attesa al 4,2%, quest'anno e, poi al 2,2%, nel prossimo e in quello successivo. (ilmessaggero.it)
Il presidente della Fed quindi rassicura: la banca centrale «aiuterà l’economia fino a quando la ripresa sarò completa». La Fed spiana la strada al ritiro degli stimoli messi in campo per la pandemia. (Corriere del Ticino)
Non alzare il tetto del debito "crea - a loro avviso - il rischio di far crollare e mercati e affondare la fiducia" Il presidente della Fed quindi rassicura: la banca centrale "aiuterà l'economia fino a quando la ripresa sarò completa". (tvsvizzera.it)
Lo afferma il presidente della Federal Reserve Jerome Powell in conferenza stampa, con un annuncio piuttosto a sorpresa, dal momento che - con un avvio previsto della riduzione a dicembre 2021 - questo implicherebbe in pochi mesi l'eliminazione dell'attuale stimolo mensile da 120 miliardi di dollari di titoli (80 miliardi di dollari in bond governativi, i cosiddetti Treasuries, e 40 miliardi di dollari in mortgage backed securities). (La Sicilia)