Italia, PIL 3° trimestre a +2,6% t/t e +3,9% a/a

Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in aumento, con un incremento del 2,2% dei consumi finali nazionali e dell'1,6% degli investimenti fissi lordi.

"Il risultato ha beneficiato, per il secondo trimestre consecutivo, di un forte recupero del settore dei servizi di mercato, di una crescita dell'industria, mentre è risultato ancora in flessione il settore agricolo", commenta l'Istituto nazionale di statistica. (Il Messaggero)

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Oggi, infatti, l'Istat ha confermato la sua stima preliminare del PIL dello scorso 29 ottobre, relativa al terzo trimestre del 2021, al +2,6%. In più, la crescita dell'economia italiana non si configura come un semplice rimbalzo, ma appare strutturale, solida e duratura. (Il Messaggero)

Il Prodotto Interno Lordo su base annuale ha evidenziato una variazione del 3,9% e si è confrontato con la precedente di 17,3%. Il PIL a livello trimestrale ha messo a segno un aumento del 2,6% centrando le previsioni e rispetto al precedente di 2,7%. (Money.it)

Una stima che fa perno sul "robusto rimbalzo del terzo trimestre" e su "dati migliorati per il primo". (Teleborsa) - Confindustria vede un PIL 2021 al 6,3-6,4%. (Il Messaggero)

Più contenuta risulta la crescita per il Commercio all'ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+8,3%), le Attività professionali, scientifiche e tecniche (+4,6%) e i Servizi di informazione e comunicazione (+2,7%) Nel terzo trimestre 2021 si evidenzia un forte incremento congiunturale per le Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+71,2%). (Il Messaggero)

Il dato conferma le stime preliminari del Pil rispetto al trimestre precedente mentre rivede al rialzo l’andamento tendenziale (+3,8% nella stima precedente). Dal lato della domanda, a sostenere la crescita del Pil sono stati soprattutto i consumi privati, ma contributi significativi sono venuti anche dagli investimenti e dalla componente estera (Corriere della Sera)

Famiglie e imprese preoccupate dal caro-prezzi. Se da una parte il Pil dà buone notizie, a preoccupare è anche il caro-prezzi. Nel documento, riportato da Rai News, è precisato come “il Pil nel 2021 potrebbe avere una crescita superiore al 6% e questo potrebbe portare ai livelli pre-Covid nel primo trimestre del prossimo anno. (News Mondo)