In Emilia-Romagna dopo l’alluvione si temono rischi sanitari

L’emergenza in Emilia-Romagna non si è certo conclusa con il cessare delle piogge. Come riporta l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), infatti, i rischi per la salute legati alle alluvioni posso avere impatti anche a medio e lungo termine. Fra quelli da tenere in considerazione c’è il rischio di contrarre malattie attraverso il contatto con acque reflue contaminate, ma anche i rischi chimici dovuti al rilascio di sostanze pericolose a causa dei danni subiti da edifici e infrastrutture, e, forse meno ovvi ma non per questo meno importanti, i possibili effetti sulla salute mentale di chi è stato direttamente colpito dall’evento in Emilia Romagna. (Galileo)

Se ne è parlato anche su altre testate

25 MAG Iss: “In zone alluvionate è opportuno seguire le indicazioni delle Autorità Sanitarie” (Quotidiano Sanità)

Bologna – Nelle zone colpite dall’alluvione del ravvenate dove ancora l’acqua non è defluita non c'è nessun allarme sanitario. L’Asl Romagna, competente territorialmente, ha diramato le necessarie raccomandazioni generali su tutta la provincia. (Protezione Civile Emilia Romagna)

In particolare bisogna fare molta attenzione nelle aree in cui l’acqua ancora non se ne è andata e sta ristagnando ormai da una settimana. E c’è un’altra incognita. Si tratta dei quintali di rifiuti - dai divani agli elettrodomestici, dai mobili ai materassi, tutti distrutti - rimossi dalle case allagate e, necessariamente, lasciate sul ciglio della strada dove si sono formate alti cumuli. (ilmattino.it)

– Raffaella Angelini, direttrice del dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl Romagna, che cosa c’è nelle acque alluvionali o cosa potrebbe esserci? "Intanto dobbiamo parlare di che cosa potrebbe esserci, non abbiamo dati analitici e non avrebbe senso fare campionamenti in questo momento. (il Resto del Carlino)

A tal proposito, come ampiamente rilevato dalle autorità locali e ripreso dagli organi di stampa, dopo quasi una settimana dall’evento, una nuova emergenza potrebbe aggiungersi a quella del fango e delle frane ovvero quella sanitaria causata dall’acqua putrida che potrebbe veicolare infezioni e dunque rischi concreti per la salute e la sicurezza del personale. (CONAPO SINDACATO AUTONOMO VIGILI DEL FUOCO)

E ora a preoccupare le popolazioni colpite dall'ondata di maltempo, in particolare quelle del ravennate, sono le acque alluvionali che possono essere contaminate da reflui provenienti da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali, con possibili impatti sulla salute. (Tiscali Notizie)