I Paesi in cui la crisi ucraina incide di più sulle importazioni di alimenti

Anche i Paesi dell'Africa settentrionale e le nazioni del Caucaso soffrono per l'urgenza dell'insicurezza delle importazioni di cibo poiché molti erano dipendenti dal grano russo e ucraino e dai mercati mondiali in generale

Gli effetti si fanno sentire maggiormente nei Paesi più poveri – molti in Africa e Medio Oriente – che sono tipicamente quelli che dipendono dalle importazioni di cibo.

Autore: Redazione. (idealista.it/news)

Ne parlano anche altri giornali

Effetti che non restano confinati ai singoli stati, ma si riverberano sulla salute e sull’ambiente anche degli stati confinanti Dal 24 febbraio di quest’anno l’Ucraina subisce gli effetti dei bombardamenti da parte delle milizie russe: vittime umane in primis, ma non solo. (Il Fatto Quotidiano)

L'Italia ha importato quasi 124mila tonnellate di frumento dalla Romania (+719,52% tendenziale) e oltre 215mila tonnellate di mais (+48,63%). Ai trader rumeni si sono rivolti per acquistare oltre 707mila tonnellate di frumento l'Egitto (+24,84), ma anche l'Unione Europea (373.492 tonnellate ritirate, +162,34%). (Agronotizie)

Esiste un legame stretto tra la guerra in Ucraina e la questione energetica. E la possibilità di una “guerra fredda” estesa, che coinvolga anche la Cina, è un rischio anche per la lotta alla crisi climatica che, invece, richiederebbe un quadro di collaborazione. (Qualenergia.it)

La guerra, qualsiasi guerra, e questa in particolare, rappresentano un passo indietro drammatico per la conversione ecologica: creano divisioni, inimicizie e aperta ostilità tra coloro che dovrebbero avere interesse a operare insieme per sventare l’acuirsi della crisi climatica e ambientale. (Qualenergia.it)