Genova, uccisero il padre violento: fratelli condannati a 21 e 14 anni in appello bis

La Corte d'assise d'appello di Milano ha condannato a 21 anni e 14 anni di reclusione Alessio e Simone Scalamandrè, i due fratelli poco più che maggiorenni che il 10 agosto 2020 uccisero il padre, Pasquale Scalamandrè, nella loro casa di San Biagio nel Comune di Genova con 24 colpi di mattarello, di cui 6 mortali, e un cacciavite. Il verdetto dell'appello bis, letto dalla presidente Ivana Caputo con gli imputati presenti in aula, conferma la sentenza di primo grado emessa nel 2022 dalla Corte d'assise di Genova. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I due uccisero il padre con un matterello nella loro casa di San Biagio a Genova dopo l'ennesima richiesta dell'uomo di ritrattare le accuse di maltrattamenti e minacce alla madre. (Fanpage.it)

L’imputata è stata condannata anche al pagamento di una provvisionale da cinquemila euro nei confronti dei nipoti dell’anziana, assistiti dall’avvocato Pietro Bogliolo. (Il Giornale d'Italia)

Genova, uccisero padre violento: fratelli condannati a 21 e 14 anni in appello bis 17 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)

La Corte d’assise di appello di Milano è andata oltre le richieste dell’accusa, e per l’omicidio di Pasquale Scalamandrè, avvenuto la sera del 10 agosto 2020 nella casa di famiglia a San Biagio, ha condannato i figli dell’autista dell’Amt in pensione senza tenere conto di quanto aveva indicato la Cassazione il 31 ottobre scorso, quando ha stabilito che bisognava rifare il processo di secondo grado valutando in modo differente l’aggravante della provocazione, tenuto conto anche della decisione della Corte Costituzionale che aveva decretato l’illegittimità dell’articolo del codice rosso che impediva di far prevalere le attenuanti generiche sulle aggravanti di un delitto commesso in ambito familiare. (Il Giornale d'Italia)

Qui, nel quartiere San Biagio, il 10 agosto 2020 i due fratelli colpirono più volte con un mattarello il padre 63enne, che era indagato per maltrattamenti nei confronti della moglie e madre dei due imputati, accusati di omicidio volontario in concorso. (Open)

Pasquale Scalamandrè era andato a casa della ex moglie, che si trovava in una comunità protetta in Sardegna per via delle violenze subite, per convincere i figli a ritirare la querela. (ilGiornale.it)