Applauso degli studenti alla scena della morte di Giancarlo Siani, la prof: «Non era approvazione: per i ragazzi battere le mani è uno sfogo emotivo»

«Sì, quell’applauso c’è stato, lo confermo. Ma non è stato l’unico, durante la proiezione del film. I ragazzi, oggi, e talvolta anche gli adulti, esprimono spesso la loro partecipazione con queste manifestazioni plateali. L’applauso è uno sfogo emotivo, io non leggerei la cosa in modo diverso. In ogni caso gli alunni sono stati rimproverati, per questi eccessi, e torneremo a confrontarci con loro su questo». (napoli.corriere.it)

La notizia riportata su altre testate

"La scuola è e deve essere il primo presidio di legalità, è e deve essere una com… (La Repubblica)

Stavano assistendo, nell'ambito di un progetto scolastico, alla proiezione del film Fortapàsc con Libero De Rienzo su Giancarlo Siani, il giornalista napoletano ucciso dalla camorra nel 1985. Al momento dell’omicidio, un gruppetto tra loro ha iniziato a battere le mani. (L'Unione Sarda.it)

Da ieri l’Aula 2 del Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre è intitolata a Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985 a 25 anni. (ilmattino.it)

Il giornalista di inchiesta, per anni corrispondente de Il Mattino, fu ucciso dalla camorra nel 1985, per volere di Totò Riina, capo di (Secolo d'Italia)

L'insegnante: "L'applauso è uno sfogo emotivo". Il ministro Valtidara: "Fare luce sulla vicenda" (ilGiornale.it)

Non posso, sono già impegnato, ma non nascondo che mi fa piacere non intervenire in un pubblico dibattito. lo stesso vengo contattato da una rete televisiva nazionale per un parere. (Avvenire)