Coronavirus, più di 3500 medici rispondono all'appello per l'emergenza in Lombardia

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, commentano così l’annuncio del ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia.

Sono già oltre 3.500 i medici che hanno risposto all’appello, un numero che sta crescendo di ora in ora.

Il bando online (https://medicipercovid.protezionecivile.it) scadrà questa sera alle 20.00 ed è aperto a tutti i medici del Servizio sanitario nazionale, strutture convenzionate e liberi professionisti. (QuiComo)

Su altri media

I Rangers non lo riscatteranno dal Genk. Emergenza Coronavirus, Sensi: "L'unica cosa che possiamo fare è restare a casa". Pisa, Corrado Jr: "Sono rimasto a Milano. L’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera ha fornito come du consueto il bollettino relativo ai contagi e alle vittime con Coronavirus della Regione. (TUTTO mercato WEB)

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, commentano così l’annuncio del ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. (BergamoNews.it)

A Milano il dato è dimezzato (+424 rispetto a 868). A livello regionale i decessi sono stati 361 nelle ultime 24 ore, a fronte dei 546 di sabato. (Milan News)

Il bollettino dell'emergenza coronavirus in Lombardia di oggi, domenica 22 marzo. Sono 27.206 i casi positivi (ieri erano 25.515, ci sono più 1.691 contagi rispetto a ieri), ci cui 9.439 ricoverati in ospedale (ieri erano 8.258, quindi 1.181 più di ieri). (Milano Fanpage.it)

(askanews) – In Lombardia i pazienti positivi “sono 25.515 in aumento di 3.251 (2.380 ieri), i pazienti ricoverati sono in crescita a 8.258 +523 (348 ieri), di cui 1.093 (+43) in terapia intensiva (44 ieri). (askanews)

Martedì giorno decisivo. Sui dati, Gallera ha precisato che la crescita di ieri era di 3.200 contagi, oggi di 1.691. Martedì giorno decisivo”. MILANO – I numeri raccontano un andamento leggermente più basso del contagio, ma è ancora troppo presto per vedere la luce in fondo al tunnel. (Giornale dei Navigli)