Cosa sono, a cosa servono e chi gestisce le armi nucleari tattiche che Putin vuole portare in Bielorussia

Sono più leggere, agili e meno potenti delle atomiche tradizionali le armi nucleari tattiche che il presidente russo Vladimir Putin vuole portare in Bielorussia la prossima estate. Ieri sera è arrivato l’annuncio a sorpresa. Se lo zar dovesse mantenere la promessa, sarebbe la prima volta dalla caduta dell’Unione Sovietica che la Russia porta armamenti nucleari al di là dei propri confini. E a luglio, potrebbero trovarsi in un Paese amico di Mosca che confina con tre membri della Nato: Polonia, Lituania e Lettonia. (Open)

Su altri media

Vladimir Putin mostra i muscoli e alza il livello della minaccia nucleare fino ai confini dell'Europa con l'annuncio che il primo luglio «sarà completata la costruzione di un deposito di armi nucleari tattiche in Bielorussia». (La Stampa)

Nel solito gioco di scarico delle responsabilità, il presidente russo dice che non si tratta di una scelta insolita e precisa che non saranno trasferite le armi nucleari in dotazione a Mosca, ma che «le metteremo lì per addestrare i militari» bielorussi, «come hanno fatto gli Stati Uniti in Europa». (leggo.it)

La Russia schiererà armi nucleari tattiche in Bielorussia. "Non viola il Trattato Start" ha sottolineato il leader del Cremlino Vladimir Putin. (Fanpage.it)

Russia e Bielorussa, pur senza violare il Trattato Start sulla non proliferazione della armi nucleari, avrebbero firmato un accordo per dispiegare a Minsk delle armi nucleari tattiche in un deposito che sarà completato entro luglio. (Tiscali Notizie)

Russia e Bielorussa, pur senza violare il Trattato Start sulla non proliferazione della armi nucleari, avrebbero firmato un accordo per dispiegare a Minsk delle armi nucleari tattiche in un deposito che sarà completato entro luglio. (Gazzetta del Sud)

Putin ha spiegato che, in ogni caso, Mosca non violerà gli obblighi previsti dal trattato Start. Mosca e Minsk “hanno concordato di collocare armi nucleari tattiche sul territorio della Bielorussia”. (Il Fatto Quotidiano)